Cronache

«Il Pdl ha fatto il miracolo Noi abbiamo solo perso»L'intervento del tesoriere del Pd

(...) per uno 0,50% scarso e che in Senato non abbiamo la maggioranza dei seggi. Inoltre il primo partito italiano oggi è il Movimento 5 Stelle, che ci ha battuto anche su tale campo. Consideriamo infine i sondaggi da cui si partiva nei giorni successivi alle primarie e la rimonta del Pdl e il quadro potrebbe essere già ben delineato. Tuttavia un analista politico deve anche confrontare il dato attuale con quello delle ultime elezioni, dove il Pd prese (perdendo) il 33% e quindi anche in tale paragone oggi si esce con le ossa rotte. Oggettivamente neanche il Pdl sta così bene, visto che ne viene da un 38% delle scorse elezioni, ma considerata la caduta di Berlusconi dello scorso anno, gli scandali e i gossip di varia natura, il recupero attuato ha quasi del miracoloso. Per quanto attiene gli altri, il risultato di Monti è stato largamente negativo, anche se il Presidente lo ha difeso dicendosi soddisfatto. Non parliamo poi di Udc, Fli, Rivoluzione Civile e Fare per Fermare il Declino: non pervenuti! C'è un unico vincitore: Grillo con il Movimento 5 Stelle. Voto di protesta? Chi prende il 25% a livello nazionale non rappresenta solo una protesta e sarebbe suicida pensare diversamente.
Cosa succede ora? Urgono alleanze per creare un governo stabile e tranquillizzare partners europei e mercati finanziari, in modo da non subire tracolli di Borsa e innalzamenti dello spread (cose che in queste ore stanno inevitabilmente accadendo).
Considerato che non si può andare al voto prima della elezione del nuovo Presidente della Repubblica (Napolitano infatti non può oggi sciogliere le Camere, essendo nel semestre bianco), le soluzioni non sono molte: o il Pd conclude un accordo con il Movimento 5 Stelle o lo fa con il Pdl. Prima di tutto questa è una mera teoria, in quanto bisogna verificare la reale disponibilità di queste forze a collaborare per il bene del Paese. Pro e contro esistono in entrambe le soluzioni. Personalmente ritengo che una delle due alleanze non tranquillizzerebbe affatto gli investitori esteri e ingesserebbe il Paese, con il rischio di avere una legislatura di durata annuale, ma sarei felice di essere smentito.
L'unica cosa che non ci possiamo permettere oggi, però, è di perdere tempo per decidere: l'economia non aspetta i tempi della politica e le sorprese potrebbero essere assai amare! Bisogna fornire soluzioni immediate e credibili.

Smacchiare il giaguaro non ha convinto gli italiani. Ma d'altra parte, chi diavolo ha un giaguaro in casa in Italia?

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