Cronache

Quel viaggio in ferrovia dalle palme ai ghiacciai

Tutto nello spazio di una giornata, dal mattino alla sera: partenza da Genova, arrivo a Tirano, toccando Coira, Davos e Sankt Moritz, dopo un rilassante viaggio di 122 chilometri e 4 ore e mezza in treno, e che treno!: il Bernina Express, vista panoramica su montagne e ghiacciai, e immersione totale nell'ambiente alpino e culturale svizzero. Ma questa è solo una delle proposte presentate ieri a Genova da Francesca Rovati, a nome di Svizzera Turismo, e da Enrico Bernasconi, per Ferrovia Retica. Che, tanto per restare sulle rotaie, significa Glacier Express, «il rapido più lento del mondo», che collega Sankt Moritz a Zermatt e fa incontrare scenari mozzafiato in 7 ore e mezza di comfort e ristorazione di qualità. Sì, d'accordo, può sembrare il solito spot della solita offerta turistica per vacanzieri estivi. E invece - spiegano, con ricca dotazione di particolari, Rovati e Bernasconi - si tratta di una prospettiva per tutte le stagioni e per tutte le tasche, visto che con una settantina di euro si può fare il viaggio sul «trenino rosso» del Bernina, compresi i trasferimenti in pullman per tornare al punto di partenza, o per 350-380 euro indicativamente, a seconda delle opzioni, si può usufruire del Glacier per un viaggio-soggiorno di tre giorni, con due pernottamenti. Tutto l'anno, ben oltre luglio e agosto: «In autunno, ad esempio - insiste Bernasconi - con i suoi colori e le golose opportunità gastronomiche stagionali. O in inverno, quando i nostri convogli, grazie a un efficiente servizio-spazzaneve, non si fermano mai». Insomma, la Svizzera si propone con una gamma di offerte particolarmente variegata, che punta a rivelarsi molto esclusiva, ma per quanto riguarda la qualità del servizio, non per «gli oneri di portafoglio». Tanto più importante per un target di viaggiatori esigenti, ma oculati nella spesa, provenienti dalla Liguria, da cui si raggiunge facilmente la Confederazione elvetica per soggiorni di fine settimana, se non addirittura di giornata.

Perché «dalle palme ai ghiacciai» non sia solo uno slogan del turismo svizzero, ma anche un'opportunità per il turista ligure più curioso e determinato.

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