Cronache

A Santa Margherita è polemica per Babbo Natale nella rumenta

Babbo Natale? A Santa Margherita è già arrivato, ma al posto dei regali porta un carico di polemiche. Proprio così, perché la novità degli operatori ecologici che puliscono la città vestiti tutti di rosso, con barba bianca e cappellino natalizio, fa insorgere l'opposizione. Il caso dei «netturbini Santa Claus» scoppia in consiglio comunale con una mozione di sentimento presentata da Pietro Chiarelli: «Non possiamo mettere sotto i piedi la dignità di chi lavora, non è giusto, è uno schifo», tuona il consigliere del Pdl, aprendo sul proprio banco un vestito uguale a quello in uso ai dipendenti. Una questione «di rispetto» che si sposta presto sul binario della sicurezza sul lavoro: «Gli operatori ecologici devono indossare giubbotti catarifrangenti con la scritta “Comune” e scarpe antinfortunistica», puntualizza Chiarelli. «Il dirigente ha dato una deroga scritta per consentire di lavorare in ambiente pubblico senza precauzioni?», domanda Claudio Marsano. Nel vortice delle polemiche finisce l'assessore alla nettezza urbana, Andrea Bernardin: è stato lui, attraverso la ditta di cui è titolare, la «Castelli», a fornire gratuitamente il kit da Babbo Natale agli operatori ecologici. «Il dirigente ne era al corrente e la richiesta di travestimento mi è arrivata proprio dai dipendenti comunali - puntualizza l'assessore -. Non ci vedo nulla di scandaloso e poi tengo a precisare che non c'è alcuna imposizione: chi non vuole indossarlo è liberissimo di farlo; a loro, spesso vessati dai cittadini, portiamo il massimo rispetto».
Tesi condivisa dal sindaco, Roberto De Marchi, e dall'assessore al turismo Augusto Sartori: «Rimango esterrefatto di fronte a questa polemica. Non è raro vedere direttori di banca o maître d'hotel indossare il cappellino di Babbo Natale: questo - riflette Sartori - non pregiudica il loro lavoro e credo nemmeno quello di un operatore ecologico». Riposto nel sacchetto il vestito di Santa Claus e lasciate da parte le polemiche natalizie, il parlamentino approva il bilancio preventivo 2013 e il piano triennale delle opere pubbliche. Per i sammargheritesi ci sono «regali», ma anche un po'di carbone. Alla diminuzione dell'Imu sulla seconda casa affittata a residenti e all'innalzamento della soglia di esenzione per l'addizionale comunale Irpef, fa infatti da contraltare la stangata Tares: «Una famiglia di tre persone che abita in un appartamento di 86 metri quadrati pagherà circa 140 euro in più all'anno», sottolinea l'assessore alle finanze Gian Battista Raggi; tra le attività commerciali, inoltre, la categoria più colpita sarà quella degli ortofrutta. Per andare incontro ai cittadini strozzati dalla crisi, l'amministrazione ha però pensato ad un fondo di solidarietà di 50mila euro.

Alla minoranza tutto questo non piace: i consiglieri votano contro contestando «la fretta di portare il documento contabile quando il Parlamento deve ancora approvare la legge di Stabilità»; sulla stessa lunghezza d'onda anche Giuliano Gabrieli, consigliere di maggioranza, che si astiene sulle modifiche a imposte e tributi e poi si assenta quando c'è da approvare il bilancio.

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