Cronache

Zoccarato si dimette da sindaco per candidarsi con Monti, Udc o Pdl

Zoccarato si dimette da sindaco per candidarsi con Monti, Udc o Pdl

(...) cosiddetto «finestra» dei venti giorni, il sindaco ha lasciato intendere che potrebbe rimanere alla guida della città, facendo un rimpasto di giunta, se non trovasse una collocazione per le elezioni politiche. Il messaggio che ha lanciato Maurizio Zoccarato oltre ad essere forte e chiaro è diretto al suo partito: il Pdl non darebbe il giusto risalto a Sanremo. Un sindaco con sotto il braccio il manuale Cencelli di democristiana memoria, perché come ha detto egli stesso «mi lascio tutte le strade aperte per prendere una decisione». Zoccarato non ha nascosto la sua volontà di ricoprire un seggio in parlamento e all'ex ministro Claudio Scajola ha inviato un avviso forte e chiaro: «La mia permanenza - ha sottolineato - dipende dai segnali che avremo dai vertici regionali in su, Scajola ha un'opportunità e se la deve giocare. Io ho detto a Scajola che vogliamo avere un peso, è giusto che Sanremo abbia un rappresentante a Roma». Le dimissioni del primo cittadino matuziano a detta del sindaco, vogliono essere uno sprono per l'intero establishment del Pdl.
Ma non solo, si è calato nella parte del «rottamatore» come il suo collega fiorentino Matteo Renzi: «Bisogna fare pulizia, se il Pdl non si rinnova, in questa regione non si arriva al 10 per cento». Zoccarato si è poi stancato di essere il sindaco di una città alla periferia dell'impero, lanciando bordate al coordinatore regionale (sfiduciato) Scandroglio: «Zoccarato ha un problema col Pdl regionale, chi prende il 9 per cento a Genova non mi può parlare, questa è gente che non sa gestire neanche una gelateria in spiaggia a Miami». Sul fronte candidature molte sono state le ipotesi di vedere Zoccarato candidato al parlamento con la casacca dell'Udc o della lista Monti, ma è lo stesso sindaco ad aver precisato: «Non mi candido con l'Udc o nessun altro, anche se ho ricevuto diverse proposte per candidarmi».
La volontà e pare chiara è quella di rappresentare il Pdl sanremese e la città, a Montecitorio.

Poi è andato controcorrente dalla linea ufficiale del partito elogiando gli avversari del Pd e Beppe Grillo: «Con le parlamentarie il Pd ha riportato la politica credibile, ci ha insegnato che con Renzi è possibile cambiare e Grillo in alcune cose ha ragione». La campagna elettorale è alle porte ma il Pdl ligure si piegherà all'aut aut di Zoccarato?

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