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Germania, polizia federale: crimini in aumento a causa dell'immigrazione

Polizia federale: in Germania nel 2015 i crimini sono aumentati del 31,6% rispetto all’anno precedente, mentre sono 865.374 gli immigrati entrati illegalmente. Pesa anche la minaccia del terrorismo

Germania, polizia federale: crimini in aumento a causa dell'immigrazione

Aumento vertiginoso dei crimini commessi in Germania nel 2015 secondo i dati diffusi dalla polizia federale: +31,6% rispetto all’anno precedente. Questo, si legge nel rapporto annuale uscito venerdì scorso, è dovuto in larghissima parte ai reati legati all’immigrazione, che registrano un clamoroso +151,6% rispetto al 2014. Fra questi, violazioni delle leggi sulla residenza, l’asilo politico e la libertà di movimento. Da soli, rappresentano quasi il 40% del totale dei crimini totali commessi su base annua. In aumento, in misura assai più ridotta (+12%), anche i furti, che ammontano a 57.146. Diminuite, invece, altre voci, come le aggressioni e i danni alla proprietà. Raddoppiati i rimpatri forzati, che sono passati dai 13.851 del 2014 ai 22.369 dello scorso anno.

Da ricordare che la polizia federale in Germania è responsabile solo di alcuni ambiti specifici, come il presidio dei confini, delle stazioni e degli aeroporti. Risultano quindi esclusi dai dati registrati quelle delle varie polizie dei singoli stati della Repubblica federale. Di estremo interesse, tornando al rapporto appena uscito, anche i dati riportati sull’immigrazione, nell’anno in cui la crisi dei rifugiati ha toccato il suo punto più altro. Sono 865.374 gli immigrati entrati illegalmente in Germania nel 2015. Fra questi, primi per Paese d’origine sono i siriani (73.920), seguiti da afghani (38.750), iracheni (22.394) ed eritrei (17.225). Notevoli anche i dati di comparazione rispetto all’anno precedente. Dal 2014 al 2015 l’immigrazione dall’Afghanistan alla Germania è aumentata del 877%, dall’Iran del 1.005% e dall’Iraq addirittura del 2.155%. Dati che rendono bene l’entità di un fenomeno, quello migratorio, che ha cambiato il volto del Paese.

Ma il 2015 in Germania non sarà ricordato solo per i rifugiati. Anche il terrorismo ha fatto il suo macabro ingresso nel Paese provocando un mutamento dello scenario politico altrettanto radicale. Ricordiamo su tutti gli attacchi di quest’estate, da Ansbach a Würzburg, rivendicati dall’Isis. Un sovraccarico di lavoro, come si legge nel rapporto annuale, che è costato caro alle forze dell’ordine. A causa dell’allarme terrorismo, infatti, la polizia federale ha avuto un surplus di lavoro senza precedenti: 2,9 milioni di ore di straordinari. Un sacrificio non indolore, che ha lasciato il fianco scoperto alla criminalità organizzata, come sostengono molti analisti. Due fenomeni, questi, i cui confini di separazione non sono sempre così netti. Di questo avviso è anche Jürgen Roth, giornalista investigativo autore di diversi libri sulla criminalità in Germania, che in un’intervista rilasciata alla TV Deutsche Welle ha affermato: «Esistono senza dubbio stretti legami fra crimine organizzato e terrorismo – incluso quello islamico – che riguarda soprattutto il traffico d’armi.

Ma la priorità per la polizia è sempre una: la minaccia di un attentato».

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