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“Niente patti con i violenti”. Chiusura del governo su Cospito

Nessuna apertura del governo sulla possibilità di uscita di Cospito dal regime 41-bis: "Niente patti con chi usa violenza e minaccia come strumento di lotta politica"

“Niente patti con i violenti”. Chiusura del governo su Cospito

Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, dove sul tavolo è stata portata anche l'informativa su Alfredo Cospito dei ministri degli Affari Esteri, dell'Interno e della Giustizia. Proprio in queste ultime ore, il detenuto in regime di 41-bis è stato trasferito dal carcere di Bancali a Sassari a quello di Opera a Milano, dove sarà ricoverato nel padiglione del Servizio assistenza intensificata. Ma il regime di 41-bis non cambierà per lui, accusato di varie azioni violente ai danni dello Stato, oltre che di aver gambizzato l'imprenditore Adinolfi a Genova. "Il Consiglio dei ministri, nel suo insieme, ribadisce, nel rispetto della decisione assunta dal ministro della Giustizia, la volontà di non scendere a patti con chi usa violenza e minaccia come strumento di lotta politica", si legge nella nota di Palazzo Chigi.

Fonti interne al Consiglio dei ministri confermano che la linea del governo sul regime di 41-bis per Alfredo Cospito non dovrebbe cambiare. Sono queste le indicazioni che emergono dal vertice di Palazzo Chigi, come riferisce l'Adnkronos. La priorità, come rimarcato oggi da via Arenula, resta la tutela della salute,"e il trasferimento da Sassari a Milano è frutto di quell'attenzione che nel governo c'è", spiega la stessa fonte. Ma non ci sono al momento spiragli per una liberazione, come vorrebbero gli anarchici che da giorni stanno alzando la tensione del Paese, come dimostrano gli attacchi che si stanno susseguendo a obiettivi strategici e simbolici. "Non accetterà somministrazioni di cibo e continuerà sicuramente lo sciopero della fame", ha dichiarato il suo avvocato Flavio Rossi Albertini. La vicenda è seguita con la massima attenzione del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per il quale "la tutela della salute di ogni detenuto costituisce un'assoluta priorità".

Il ministro dell'interno Matteo Piantedosi, nella sua informativa in Cdm sulle violenze anarchiche legate al caso Cospito, "ha sottolineato la rete di supporto nei confronti del detenuto, manifestatasi in plurimi episodi di atti vandalici o incendiari e in manifestazioni di piazza, anche violente, rassicurando che gli accresciuti rischi per la sicurezza hanno determinato un innalzamento dell'attenzione e delle misure necessarie per fronteggiarli".

È quanto si legge nella nota di Palazzo Chigi.

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