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Manovra: 20 miliardi tra contratti della PA, cuneo fiscale e Irpef

Il ministro Giorgetti ha incontrato le parti sociali per illustrare la manovra di bilancio che prevede anche l'ex tra deficit contro l'inflazione

Manovra: 20 miliardi tra rinnovo dei contratti della PA, cuneo fiscale e Irpef

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Manovra: 20 miliardi tra rinnovo dei contratti della PA, cuneo fiscale e Irpef

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Nella giornata odierna, il ministro Giancarlo Giorgetti ha avuto un incontro con le parti sociali in relazione alla manovra di bilancio, che il governo dovrà concretizzare entro fine anno. In base a quanto emerso e riportato dall'agenzia Ansa, il titolare del ministero dell'Economia ha spiegato che, come governo, "abbiamo preso una decisione consapevole con l'extra deficit perché vogliamo compensare l'effetto dell'inflazione. Ma non governiamo governati dallo spread".

Il riferimento è al tentativo di leva finanziaria che già in passato è stato causa di problemi con i governi, che ha portato alle dimissioni degli esecutivi. Il fatto di non farsi dettare la linea dallo spread, ha comunque spiegato il ministro, non significa ignorare quanto avviene all'esterno dei confini perché, ha sottolineato, l'azione di governo tiene comunque in debita considerazione l'andamento dei mercati. È questo il ragionamento portato avanti da Giorgetti, che anche in relazione allo spread ha spiegato la ratio dei provvedimenti che il governo intenderà assumere.

Tra i provvedimenti che potrebbero entrare nella legge di bilancio, che per ora è a livello di disegno da presentare prossimamente per il varo al Consiglio dei ministri, ci sono fino a 5 miliardi di euro da destinare al rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione. Circa 15 miliardi di euro, invece, sono previsti per alleggerire la pressione fiscale sulle famiglie con redditi medio-bassi, di cui una decina finalizzati al taglio del cuneo fiscale, che dovrebbe essere confermato anche per tutto il 2024, mentre i restanti 5 saranno per l'accorpamento delle aliquote Irpef.

Sono solo una parte dei numeri che compongono la manovra che, ha assicurato il ministro, sarà conforme alle regole Ue. All'interno della delega fiscale, che riceverà il disco verde del Consiglio dei ministri lunedì insieme alla manovra, dovrebbero inoltre trovare spazio anche la global minimum tax, ovvero la tassa per i giganti del web. In questo caso si tratterebbe di un'imposta minima del 15% da applicare agli utili di aziende con 750 milioni di ricavi all'anno, e ci sarà anche la mini-Ires.

Nella nota di Palazzo Chigi si legge che durante l'incontro c'è stato uno scambio di vedute "che si è svolto in un clima proficuo e costruttivo nel corso del quale l'esecutivo ha illustrato alle associazioni sindacali e datoriali i pilastri del disegno di legge di Bilancio per il 2024".

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