Gran ballo del ’700 Notte da arciduchi sulle note di Mozart

Valeria Pedemonte

Per domani, Ferragosto, alle 22, a Villa Simonetta è previsto l'ultimo appuntamento dei Notturni in Villa. Con un programma alettante dall'intrigante titolo: Les plaisir de l'Eté - Gran Ballo del '700.
Come per tutti i concerti di questa stagione, il tema è dedicato a Mozart e alla sua musica, ma in quest'ultima manifestazione il pubblico è invitato a rivivere tutto un secolo a partire dall'ottobre del 1771 allorché l'arciduca Ferdinando, fratello di Giuseppe II sposa, nel Duomo di Milano, Maria Beatrice d'Este, diventando governatore della città. Per le nozze, Mozart scrive Ascanio in Alba su libretto del Parini, opera che viene definita una «serenata teatrale». Il giovane genio musicale salisburghese (ha 17 anni) arriva a Milano due mesi prima delle nozze. Autentico enfant prodige, Mozart, in novembre scrive anche per le Accademie milanesi una Sinfonia (la K 112) ed un Concerto (K 113). Il musicista lascerà Milano il mese successivo poiché non va in porto il tentativo di diventare maestro di corte a Milano, nonostante l’appoggio del giovane arciduca. È Maria Teresa a opporsi alla nomina, e per farlo scrive il divieto anche in una lettera datata dicembre 1771. Il motivo vero di questo divieto non si saprà mai.
È stato necessario spiegare l'antefatto della festa di nozze per descrivere la manifestazione di stasera, poiché verrà ricreata l'atmosfera dei «balli in villa» che, nel ’700, allietavano i frequentatori dei Pleasure gardens quali il Vauxhall di Londra o il Tivoli di Parigi. Per far rivivere quel tempo ci sarà un Ensemble di musicisti formato da: Tiny Sordellini (violino), Andrea Whitcomb (oboe) Yvonne Fisher (clarinetto) e Andrea Toschi (fagotto) e 4 danzatori in costume: Claudia Celi, Letizia Dradi, Francesca Fumagalli, Giuliano Soldi, che, specializzati in danze storiche, nella prima parte si esibiranno in minuetti e contraddanze composte da Mozart e da altri musicisti del tempo. I danzatori mostreranno passi e comportamenti ritualizzati attraverso le danze e poi coinvolgeranno il pubblico per festeggiare insieme il ferragosto milanese con un tuffo nel passato.
«Sarà comunque una festa - precisano gli organizzatori Amici della musica di Milano - anche se in stile Settecentesco, ma pur sempre un momento di svago in cui saranno protagonisti anche gli spettatori». Dopo una prima parte di spettacolo «i danzatori scenderanno fra gli astanti coinvolgendo gli spettatori nei balli.

Ci auguriamo anche che una parte di pubblico arrivi, a sua volta, in costume Settecentesco. Sempre che ci sia qualche matto che con questo caldo voglia mettersi un parruccone». Le ricostruzioni coreografiche sono di Letizia Dradi e Claudia Celi del Teatro della Memoria di Roma.

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