Guerra in Ucraina

"Crimine brutale". Bombe russe sui civili: tra i morti anche una bimba

Missili di Mosca hanno colpito un bar e un negozio di alimentari. Al momento si contano 51 morti e sette feriti, tra cui una ragazzina. Zelensky: "Attacco terroristico deliberato"

"Crimine brutale". Bombe russe sui civili a Kupiansk: 49 morti

Ascolta ora: ""Crimine brutale". Bombe russe sui civili a Kupiansk: 49 morti"

"Crimine brutale". Bombe russe sui civili a Kupiansk: 49 morti

00:00 / 00:00
100 %

Ennesima strage di civili in Ucraina, dove missili russi hanno colpito un negozio di alimentari e un bar nel villaggio di Groza, vicino a Kupiansk. Il bilancio delle vittime è ancora incerto, ma secondo il governatore regionale di Kharkiv Oleg Sinegubov sarebbero almeno 52 i morti, tra cui una bambina di sei anni. I feriti sarebbero sei, tra cui una minorenne, tutti in gravi condizioni e trasportati d'urgenza in ospedale. Uno di loro è deceduto mentre riceveva cure mediche.

I soccorritori continuano a lavorare senza sosta sul posto. Allo stesso tempo, i medici stanno fornendo l'assistenza necessaria alle vittime”, ha riferito su Telegram il capo dell’amministrazione locale. L’attacco è avvenuto attorno alle 13:15, in un momento in cui pare che entrambi gli edifici fossero molto affollati per una veglia funebre dedicata ad un abitante del luogo. Secondo il ministro degli Interni ucraino Igor Klimenko, "vi erano 60 persone sul territorio" colpito da quello che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe un missile ipersonico Iskander

Durissima la reazione del presidente Volodymyr Zelensky, che il 3 ottobre ha visitato le truppe al fronte proprio nel settore di Kupiansk e che, al momento, si trova a Granada per la riunione del consiglio europeo. “Un crimine russo chiaramente brutale: un attacco missilistico contro un normale negozio di alimentari, un attacco terroristico completamente deliberato”, ha scritto su Telegram il leader di Kiev, facendo le sue condoglianze a tutti coloro che hanno perso un proprio caro nell’attacco. “Il terrore russo deve essere fermato, chiunque aiuti la Russia a eludere le sanzioni è un criminale. Chiunque sostenga ancora la Russia sta sostenendo il male, ha aggiunto Zelensky. “La Russia ha bisogno di questo e di altri attacchi terroristici simili per una sola cosa: rendere la sua aggressione genocida la nuova normalità per il mondo intero”. Il presidente ucraino ha anche ricordato le trattative in corso con i leader europei per il rafforzamento della difesa aerea ucraina e delle forze armate “per proteggere il nostro Paese dal terrore”. “Risponderemo ai terroristi. Giustamente. E con forza”, ha concluso Zelensky. Dura condanna anche da parte dell'Onu, per bocca del segretario generale Antonio Guterres: "Gli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili sono vietati dal diritto internazionale umanitario e devono cessare immediatamente".

La regione dove è avvenuto l'attacco è una delle più calde del fronte. Tra Kupiansk e Lyman, i russi hanno ammassato 110mila uomini, più di mille carri armati, 2mila mezzi corazzati, 700 unità di sistemi d'artiglieria e mezzo migliaio di cannoni semoventi. I villaggi più vicini al fronte sono già stati evacuati. Tra questi l'ultimo è stato Synkivka, i cui cinque residenti rimasti sono stati trasportati al sicuro dalle forze armate ucraine nella notte tra il 29 e il 30 settembre.

Complessivamente, dalla regione di Kupiansk sono state allontanate circa 3mila persone provenienti da una sessantina di insediamenti sottoposti continuamente ai bombardamenti delle forze del Cremlino.

Commenti