Guerra in Israele

Intelligence e raid chirugici: così Israele smantella la rete dell'Iran

L'obiettivo di Israele? Smantellare, pezzo per pezzo, la rete iraniana regionale che, più o meno direttamente, sostiene Hezbollah, Hamas e tanti altri gruppi nemici di Tel Aviv

Intelligence e raid chirugici: così Israele smantella la rete dell'Iran

Ascolta ora: "Intelligence e raid chirugici: così Israele smantella la rete dell'Iran"

Intelligence e raid chirugici: così Israele smantella la rete dell'Iran

00:00 / 00:00
100 %

Mohamed Reza Zahedi, generale del Corpo delle Guardie della Rivoluzione islamica (IRGC), comandava le forze di terra, d'aria e di mare, ed era responsabile delle attività d'intelligence della Forza Quds in Siria e Libano. È stato ucciso a Damasco in seguito ad un attacco diretto contro il consolato iraniano e sferrato da caccia F-35 israeliani. Si tratta di una perdita militare di alto profilo per l'Iran, seconda per importanza soltanto all'uccisione, avvenuta nel 2020 per mano americana, del generale Qassem Soleimani. Israele ha già fatto capire che non intende fermarsi qui. L'obiettivo di Tel Aviv, infatti, coincide con lo smantellamento della rete iraniana che, più o meno direttamente, sostiene Hezbollah, Hamas e tante altre organizzazioni nemiche.

L'obiettivo di Israele

Per riuscire in una simile impresa – impresa, visto che i bersagli chiave presenti sulla lista nera sono dislocati in più Stati ostili - Israele è chiamata ad un complesso lavoro di intelligence. Gli 007 devono infatti raccogliere informazioni, ricostruzione gli spostamenti dei militari iraniani, organizzare i raid e, soprattutto, effettuarli assicurandosi che vadano in porto. La missione indirizzata sul comune di Mezzeh, in Siria, dal punto di vista operativo è stata un successo. Certo, il governo israeliano è stato travolto da non poche polemiche, e soprattutto dovrà guardarsi le spalle da una probabile reazione di Teheran. Ma Zahedi, uno dei tanti obiettivi iraniani sulla lista nera delle Forze di difesa israeliane (Idf) è stato eliminato.

Anzi, a dire il vero l'attacco israeliano ha ucciso sette membri dell'IRGC, compreso il vice di Zahedi, Mohammad Haj Rahimi. Le altre vittime sono gli ufficiali Hossein Aminullah, Seyyed Mahdi Jalalati, Mohsen Sadaqat, Ali Agha Babaei e Seyyed Ali Salehi Rouzbahani. In seguito a questo episodio c'è il rischio concreto di una possibile escalation in tutto il Medio Oriente. Un'escalation che allargherebbe il conflitto tra Israele e Hamas ad un braccio di ferro tra Tel Aviv e Teheran, e che coinvolgerebbe tanti altri Paesi della regione, Siria e Libano compresi. La radio dell'esercito israeliano, in ogni caso, ha fatto sapere che Zahedi aveva supervisionato le operazioni terroristiche iraniane contro Israele dalla Siria, dal Libano e dalla sfera palestinese.

Blitz e raid chirurgici

Anche se Israele, solitamente, non è solito commentare attacchi specifici in Siria, ha ammesso di aver condotto centinaia di sortite contro i gruppi terroristici sostenuti dall’Iran che tentavano di prendere piede in loco negli ultimi dieci anni. L'esercito israeliano afferma inoltre di aver colpito le spedizioni di armi che riteneva fossero destinate ai suddetti gruppi, primo fra tutti Hezbollah. Inoltre, gli attacchi aerei attribuiti a Israele hanno ripetutamente preso di mira i sistemi di difesa aerea siriani.

Ben prima dell'uccisione di Zahedi, Tel Aviv aveva eliminato altri obiettivi rilevanti dell'IRGC. La lista è abbastanza corposa. A dicembre, il generale Razi Mousavi è stato ucciso in seguito ad un presunto attacco aereo israeliano a Damasco, attirando anche in quel caso minacce iraniane di ritorsioni. Un mese più tardi, a gennaio, stessa sorte – e sempre a Damasco - sarebbe toccata al generale Sadegh Omidzadeh, il vice dell'intelligence della forza di spedizione Quds della guardia in Siria, e al suo vice, Hajj Gholam.

Numeri alla mano, Zahedi è l’undicesimo ufficiale dell'IRGC individuato e ucciso in Siria dallo scorso 7 ottobre ad oggi. Tra il 2017 e il 2022, ha invece calcolato il Wall Street Journal, Israele ha effettuato 400 attacchi aerei contro l'Iran e i suoi alleati in Medio Oriente.

Chiaro, come detto, l'obiettivo delle Idf: smantellare, pezzo per pezzo, la catena di comando iraniana in Siria e, presumibilmente, nell'intera regione.

Commenti