Guerra

"Noi pronti a tutti i livelli". L'Iran si prepara allo scontro totale con Israele

Le forze di Teheran si dichiarano pronte a ogni tipo di scenario. Raisi, dal pulpito dell'annuale parata dell'esercito, minaccia la riposta "massiccia e dura" in caso di invasione, seppur "minima"

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L'Iran non teme la risposta israeliana. Questo il messaggio dell'esercito iraniano che si dichiara pronto "allo scontro a tutti i livelli". Come riporta Al Jazeera, Teheran avverte che "qualsiasi errore commesso dai nemici verrà affrontato con un attacco massiccio. Se Israele commettesse un qualsiasi errore strategico, subirebbe un duro colpo".

In particolare, fa sapere l'Iran che "i nostri caccia e gli aerei Sukhoi 24 sono nelle migliori condizioni per svolgere le loro missioni". Un comandante delle forze navali iraniane ha fatto sapere che le sue forze accompagneranno le navi commerciali del suo Paese nel Mar Rosso alla luce dell'attuale tensione. La fonte ha confermato che il cacciatorpediniere Jamaran opera nel Golfo di Aden e scorta le navi commerciali iraniane nel Canale di Suez, dettaglio confermato all'agenzia di stampa Tasnim anche dal comandante navale Shahram Irani. Teheran - ha chiarito - è pronta a scortare anche navi "di altri Paesi".

Nonostante la manifesta spavalderia con cui il regime degli ayatollah attende la rappresaglia israeliana, il presidente Ebrahim Raisi avverte che la "più piccola invasione" da parte di Israele porterebbe una risposta "massiccia e dura". Raisi ha tenuto un discorso questa mattina alla parata annuale dell'esercito che è stata trasferita in una caserma a nord della capitale, dalla sua location abituale su un'autostrada nella periferia meridionale della città. Le autorità iraniane non forniscono alcuna spiegazione per il trasferimento dell'evento. La tv statle Itrib ha scelto di non trasmetterla in diretta, come ha fatto invece negli anni precedenti. Si tratterebbe di provvedimenti adottati per ragioni di sicurezza.

Dalla stessa parata, Raisi ha celebrato il "successo" del suo attacco contro Israele. L'operazione di sabato scorso, denominata Honest Promise, "ha distrutto la gloria del regime sionista". E aggiunge: "Questa operazione ha dimostrato che le nostre forze armate sono pronte", rivolgendosi all'esercito regolare e ai Guardiani della Rivoluzione. In parata sono state portate varie armi tra cui droni e missili balistici a lungo raggio. Nel suo intervento Raisi ha criticato anche i Paesi che avevano "cercato di normalizzare i rapporti" con Israele. "Questi paesi sono ora umiliati di fronte al loro stesso popolo, il che costituisce un fallimento strategico per il regime" di Israele, ha aggiunto.

Il riferimento va al 2020, quando Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Marocco hanno normalizzato le relazioni con Israele come parte degli Accordi di Abramo mediati dagli Stati Uniti.

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