Caccia NATO fanno rotta sulla guerra aerea in Ucraina, ma potrebbe non bastare

Lunedì l'Olanda ha consegnato l'ultima tranche dei 24 F-16 che ha promesso all'Ucraina, ma ci vorranno anni per vedere l'arrivo di tutti i caccia promessi a Kiev

Caccia NATO fanno rotta sulla guerra aerea in Ucraina, ma potrebbe non bastare
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Quest'oggi l'Olanda ha consegnato l'ultima tranche di F-16 per l'aeronautica militare ucraina, come da accordi stipulati insieme a Belgio, Norvegia e Danimarca, tutti Paesi le cui forze aeree hanno avuto, o hanno ancora, in servizio il caccia di fabbricazione statunitense.

L'annuncio è stato dato domenica dal ministro della Difesa Ruben Brekelmans durante il programma televisivo Wnl op Zondag. Con questa consegna, si è avuto il completamento del trasferimento di tutti i 24 F-16 olandesi promessi all'Ucraina.

La penultima tranche di caccia olandesi, era giunta a Kiev a febbraio di quest'anno, mentre i primi F-16 sono arrivati in Ucraina all'incirca a fine agosto dello scorso anno. La fornitura di F-16 all'Ucraina fa parte, come accennato, di un più ampio sforzo da parte degli alleati della Nato: l'impegno iniziale di fornire 42 F-16 era stato reso pubblico il 20 agosto 2023, con consegne previste per il 2024. Da allora, ulteriori impegni da parte dei membri della Nato hanno portato il numero totale di F-16 promessi a circa 65 velivoli. Alcuni di questi jet sono stati trattenuti Olanda per supportare i programmi di addestramento dei piloti, che si svolge presso la base aerea di Volkel, dove tutto il personale ucraino, compreso quello di terra, acquisisce esperienza pratica con i velivoli.

A oggi sappiamo che l'aviazione ucraina ha perso due F-16 in combattimento, ma il vero problema è che il completamento delle consegne di questo caccia, e di altri velivoli Mirage 2000 da parte della Francia (per un totale complessivo di 80), richiederà ancora molto tempo, stimabile in circa due o tre anni.

Gli F-16 olandesi sono della versione A/B Block 20 Mlu (Mid-Life Update), e dopo ormai quasi un anno di operazioni possiamo affermare che hanno migliorato significativamente la capacità dell'Ucraina di contrastare le minacce aeree russe, in particolare gli attacchi missilistici e con droni. Questa particolare versione dell'F-16 incorpora un'avionica modernizzata, un sistema radar più potente e una migliore compatibilità con gli armamenti. Queste modifiche consentono al velivolo di utilizzare missili aria-aria Aim-120 Amraam capaci di colpire un bersaglio oltre il raggio visivo (in gergo aeronautico in modalità Bvr – Beyond Visual Range) e munizionamento a guida di precisione, aumentandone significativamente l'efficacia in combattimento. Il programma Mlu migliora anche i display della cabina di pilotaggio, i sistemi di navigazione e le capacità di guerra elettronica, nonché prevede rinforzi strutturali e la dotazione di un software di controllo di volo aggiornato, prolungando così la vita operativa dei caccia e garantendo all'Ucraina un caccia multiruolo di tipo moderno. L'aviazione ucraina, infatti, prima dell'arrivo del caccia occidentale, utilizzava esclusivamente velivoli di produzione sovietica/russa non aggiornati agli ultimi standard di dotazioni elettroniche per i velivoli russi.

Nonostante l'arrivo degli F-16, è bene ricordarlo, l'aviazione ucraina non è in grado di stabilire la superiorità aerea nei propri cieli per via sia del contrasto russo sia della non del tutto adeguata, rispetto agli standard occidentali, kill chain, ovvero la “catena” di controllo, comando e attivazione che porta al raggiungimento della distruzione del bersaglio. Per colpire con efficacia un caccia avversario, infatti, c'è bisogno non solo di un velivolo da combattimento moderno/adeguato, ma anche di assetti collaterali per l'individuazione del bersaglio, per il suo tracciamento e perfino per la possibile guida di un missile aria-aria, come ad esempio i velivoli Aew (Airborne Early Warning).

Per inciso, nemmeno la Russia è riuscita a stabilire la superiorità aerea sul campo di battaglia se non in modo locale e temporaneo, sia perché essa non prevede di farlo dottrinalmente, sia perché ha dovuto ritirare dal fronte i propri assetti Aew dopo aver subito perdite da parte della difesa aerea missilistica ucraina.

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