Guerra

Raid partigiani in Russia. Aereo precipita, 15 morti

Blitz filo-ucraino a Kursk: «Mosca libera da Putin, boicottare il voto». Volo militare a fuoco, è giallo. Jet abbattuto a Belgorod

Raid partigiani in Russia. Aereo precipita, 15 morti

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Se la Russia gonfia il petto e ostenta forza e sicurezza mentre l’Occidente, pur se con qualche crepa, si schiera compatta a sostegno dell’Ucraina, Mosca deve fronteggiare un ulteriore pericolo, questa volta dall’interno. Nell’ultimo periodo infatti stanno aumentando i raid dei partigiani russi pro Kiev. Il gruppo «Legione Libertà della Russia» dichiara di avere preso il totale controllo del villaggio di Tetkino, in territorio russo, nella regione di Kursk al confine con l’Ucraina. «L’esercito di Putin sta rapidamente lasciando il villaggio, abbandonando le postazioni e armi pesanti», afferma il gruppo. Ma non è l’unico operativo.
Rdk, ha pubblicato un video in cui i soldati russi lasciano le loro posizioni e scappano: «I soldati dell’esercito di Putin corrono. Dietro di loro ci sono insediamenti, attrezzature e, soprattutto, cittadini della Federazione Russa, abbandonati», afferma il gruppo.
Una minaccia reale per Mosca, al punto che gli studenti di Kursk saranno costretti a studiare a distanza fino a venerdì dopo che non meglio precisati gruppi paramilitari russi pro-Ucraina hanno annunciato un’incursione nella regione russa. Operazioni militari ma non solo. I partigiani del Battaglione Siberiano hanno invitato a boicottare le elezioni presidenziali con un appello alla popolazione. «I soldati del Battaglione Siberiano fanno appello agli abitanti della Federazione Russa affinché ignorino le elezioni. Le schede elettorali e i seggi sono una finzione», hanno scritto, promettendo di fare ogni sforzo per «una Russia libera dalla dittatura del presidente Vladimir Putin».
Ma intanto, la guerra va vanti con l’ennesimo giallo. Ieri un aereo militare russo, modello Il-76, con 15 persone a bordo è precipitato e si è schiantato nella regione di Ivanovo. Non ci sono superstiti tra gli 8 membri dell’equipaggio e i 7 passeggeri. L’aereo era in fase di decollo quando uno dei motori ha preso fuoco. Per indagare sull’accaduto una commissione del Comando delle Forze Aerospaziali della Federazione Russa è volata sul posto. Subito il Cremlino ha parlato di tragico incidente ma non è affatto escluso un abbattimento. Anche perché in un’altra zona, a Belgorod, un caccia russo Su-27 è stato abbattuto, con tanto di video postato in Rete dalle forze ucraine. Secondo alcuni testimoni, c’è stata una potente esplosione, poi l’aereo è stato visto cadere e si è schiantato nella foresta. Ma a far discutere è anche l’ennesima accusa che arriva a un ente russo. Secondo il Guardian, sarebbero stati evidenziati legami della Croce Rossa russa con strumenti bellici e di propaganda del Cremlino. Tra le accuse più dura, quella al presidente che sarebbe un attivista pro-Putin che definisce «nazisti» gli ucraini, e la partecipazione del gruppo all’addestramento militare per i bambini.
Il tutto mentre un bombardamento russo ha colpito un condominio residenziale a Kryvyj Rih, citta natale di Zelensky, uccidendo almeno tre persone anche se si cercano superstiti sotto le macerie.
Sul fronte aiuti a Kiev, confermate le indiscrezioni daglo Usa: varato un nuovo pacchetto di aiuti militari da 300 milioni di dollari, prima mossa il blocco repubblicano ai fondi aggiuntivi.

Il commissario Ue Paolo Gentiloni invece ha annunciato che «entro la fine del mese ci sarà un primo versamento come finanziamento ponte da 4,5 miliardi di euro all’Ucraina».

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