Hardware e software

Amazon, in arrivo "Vega": così parte la sfida mobile a Google e Apple

Il nome in codice del nuovo sistema operativo di Amazon è Vega e sarà basato su Linux. L’obiettivo è quello di rendere più semplice lo sviluppo di applicazioni per dispositivi mobili. Ecco cosa sappiamo

Amazon, in arrivo "Vega": così parte la sfida mobile a Google e Apple

Ascolta ora: "Amazon, in arrivo "Vega": così parte la sfida mobile a Google e Apple"

Amazon, in arrivo "Vega": così parte la sfida mobile a Google e Apple

00:00 / 00:00
100 %

Amazon vuole creare un sistema operativo proprietario, entrando così nella mischia tra Android e Apple iOS e, prima di ogni altra cosa, prendendo le distanze dall’attuale FireOS la cui architettura è basata su Android ed è attualmente a bordo di dispositivi quali tablet e tv. La notizia, lanciata da diversi siti specialistici d’oltreoceano è stata ripresa dall’Ansa che ha a sua volta confermato il nome in codice del progetto, ossia Vega.

Lo sviluppo del nuovo sistema operativo è diventato centrale nei piani di Amazon già all’inizio del 2023, tant’è che fonti vicine all’azienda hanno cominciato a vociferare della creazione di un gruppo di lavoro concentrato esclusivamente su Vega. Quello che sappiamo, però, è ancora poco.

Cosa sappiamo del nuovo sistema operativo di Amazon

A differenza di FireOS che è creato su Android, Vega sarà sviluppato su Linux e sul framework React Native, creato da Meta (il gruppo a cui fanno capo, tra le altre, Facebook, Instagram e WhatsApp) per sviluppare applicazioni per diversi sistemi operativi, tra i quali, a titolo di esempio, macOS, tvOS, Windows e lo stesso Android.

Non dipendendo più da Android, Amazon potrà muoversi con maggiore libertà nei settori che più le stanno a cuore, ossia l’automotive, la domotica e la produzione di dispositivi per l’intrattenimento. A ciò si aggiunge la possibilità di sviluppare e utilizzare strumenti dotati di Intelligenza artificiale (AI) in modo sempre più autonomo, giova infatti ricordare che le AI sono alimentate dai dati e Amazon ne possiede in grandi quantità.

È quindi plausibile che il colosso di Seattle continuerà a lavorare in un comparto, quello delle AI e degli automatismi, che rientrano nella fitta rete di servizi (oltre 200) che eroga direttamente via web con Amazon Web Services, i servizi che sorreggono gran parte del web e a cui le imprese ricorrono per la gestione e l’analisi dei dati.

Più applicazioni per tutti

Il framework React Native facilita lo sviluppo di applicazioni, elementi essenziali per la diffusione di qualsivoglia sistema operativo, mobile o fisso che sia. Poiché React Native è attualmente molto utilizzato e molto conosciuto, riuscire a virare l’interesse degli sviluppatori sul nuovo sistema operativo di Amazon gioverebbe sia all’azienda sia agli utenti i quali, si vocifera, potrebbero già vedere Vega (o qualsiasi sarà il suo nome ufficiale) sulle Fire TV a partire dal 2024.

Unendo i puntini, e considerando che Amazon non disdegna il mercato della pubblicità, un sistema operativo proprietario potrebbe consentire un targeting più raffinato dei propri utenti incanalando meglio gli investimenti degli inserzionisti.

Non è da escludere (ma è difficile) che Amazon ripensi anche alla propria posizione nel mercato della telefonia mobile, laddove con i Fire Phone (smartphone con a bordo FireOS) ha fatto un pasticcio, proponendo dispositivi non esaltanti dal punto di vista tecnologico a prezzi fuori mercato.

La nostalgia del comparto mobile, del resto, è venuta anche a Microsoft, tant’è che il Ceo Satya Nadella, a ottobre di questo 2023, ha ammesso che chiudere la divisione mobile è stato un errore madornale.

Commenti