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Apple senza rivali. Tutto merito del chip M3: cos'è e come funziona

I chip M3, M3 Pro e M3 Max spianano la strada all'azienda verso a terreni per ora esplorati solo di sponda

Apple senza rivali. Tutto merito del chip M3: cos'è e come funziona

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Il 30 ottobre Apple ha presentato i nuovi chip M3, famiglia di prodotti realizzati con tecnologia a 3 nanometri che migliora prestazioni ed efficienza. Al di là dei proclami fatti dalla stessa Apple, è onesto riconoscere che si tratta di una generazione evoluta di chip capace di obbligare la concorrenza (Intel e AMD su tutti) a spingere sull’acceleratore. Ora Apple può competere anche nel mercato del gaming, popolato da computer super carrozzati in termini di hardware e particolarmente costosi. Alla luce dell'analisi tecnica dei chip M3, è lecito credere che Apple abbia fatto un enorme passo avanti. Oltre alle performance della CPU anche le migliorie apportate alla GPU sono degne di approfondimento.

La CPU dei chip M3

La potenza di calcolo dei chip M3 è dovuta all’architettura evoluta dei performance core e degli efficiency core. In parole semplici, i performance core si fanno carico del lavoro che il processore deve svolgere mentre gli efficiency core sono deputati all’efficienza energetica. Si occupano dei compiti in background e, pure avendo prestazioni inferiori, hanno il pregio di consumare meno energia e questo ha ricadute positive sulla durata della batteria, aspetto molto importante per i computer portatili.

Performane core ed efficiency core lavorano in concerto per bilanciare prestazioni e consumi energetici aumentando le prime quando necessario e risparmiando energia quando possibile.

Nel caso dei chip M3, M3 Pro e M3 Max i performance core sono veloci fino al 30% in più rispetto a quelli della famiglia di chip M1 e l’efficienza energetica è migliorata del 50%. In altre parole: i chip M3 sono più veloci e consumano la metà rispetto agli M1 e il 30% in meno rispetto agli M2.

I passi più grandi però riguardano il comparto grafico, la GPU.

La GPU dei chip M3

La GPU è l’unità di elaborazione grafica e Apple si è concentrata sulla Dynamic Caching, apportando migliorie alle funzioni di rendering. Termini che possono essere ostici e che approfondiamo.

La tecnologia Dynamic Caching permette di allocare il giusto quantitativo di memoria a seconda dell’uso. Le applicazioni e i software che sfruttano poco le risorse grafiche lasciano più risorse all’elaborazione e questo è del tutto normale e molto diffuso tra tutti i produttori di CPU e GPU.

Riuscire ad allocare la giusta quantità di memoria ha però un senso maggiore quando si usano software (e soprattutto giochi) molto esigenti in termini di risorse video, occasioni durante le quali avere più memoria libera fa la differenza in termini di prestazioni.

Apple entra così nel mercato delle macchine da gaming e, se osservati da questo punto di vista, come vedremo, i prezzi dei nuovi Mac non sono del tutto fuori logica. Ciò che conta è la reazione dei concorrenti diretti, i quali dovranno fare gli straordinari per osteggiare le capacità di Apple la quale, con i nuovi chip M3, apre una nuova era. Ora l'azienda di Cupertino entra di diritto nel mercato del gaming, fino a ora toccato soltanto di sponda e, in ogni caso, solo a partire dal chip M2 che risale al 2022.

I chip M3, M3 Pro e M3 Max

La famiglia di chip M3 offre tre diverse soluzioni. La prima ha 25 miliardi di transistor (5 miliardi in più rispetto al chip M2). La CPU ha 8 core (quattro performance e quattro efficiency) e supporta fino a 24 GB di Ram mentre la GPU ha 10 core.

Il chip M3 Pro ha 37 miliardi di transistor con la CPU a 12 core (sei performance e sei efficiency) e supporta fino a 36 GB di Ram. La GPU ha 18 core. Già con questa configurazione – che per Apple è intermedia – si dispone di un computer che non teme rivali se confrontato ai top di gamma dotati di tecnologie concorrenti.

Il più evoluto dei chip, M3 Max, ha 92 miliardi di transistor e una CPU a 16 core (12 performance e 4 efficiency). È una macchina dedicata a chi ha esigenze di prestazioni estreme, così come conferma la GPU a 40 core e la possibilità di raggiungere i 128 GB di Ram. In questo caso si tratta di un computer che soddisfa qualsiasi esigenza sia dal punto di vista delle necessità di calcolo sia dal punto di vista dell’elaborazione grafica.

I prezzi

Variano dai 2.049 euro a 4.949 euro. Le configurazioni offerte da Apple sono diverse, suddivise sia per fascia di chip sia per dimensione della macchina, disponibile a 14 pollici e a 16 pollici. Il prezzo di 4.949 euro è quello di un Mac a 16 pollici con chip M3 Max e 48 GB di Ram, un sogno per tutti i professionisti che necessitano di prestazioni di rilievo ma anche per i gamer.

Restando nell’ambito dei computer portatili è vero che si trovano macchine ad altissime prestazioni già a partire da cifre attorno ai 1.200 euro, ma è altrettanto vero che per arrivare in prossimità delle performance garantite dai chip M3 Max la spesa sale vertiginosamente e, indicativamente, ci si muove dai 3.500 euro in su con picchi che possono superare i 6.

000 euro.

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