Cronache

Harlem, donna italiana assassinata a New York

La vittima, Rita Morelli, studiava in un college della Grande Mela. Il dipartimento di polizia, che avrebbe in mano un identikit, starebbe seguendo una pista su un tossicodipendente

Harlem, donna italiana assassinata a New York

Una studentessa universitaria italiana, residente a New York, è stata trovata morta in casa sua. Ancora incerta la causa del decesso. La 36enne presenta segni di strangolamento e alcune coltellate al torso e al collo.

La vittima, Rita Morelli era originaria di Spoltore, nel pescarese e viveva negli Stati Uniti da circa cinque anni. A trovarla morta il fidanzato, con lui la ragazza condivideva un appartamento nella zona est di Harlem. Il ritrovamento è avvenuto mercoledì sera nell'appartamento sulla 120esima strada, poco distante da un commissariato di polizia.

La Morelli frequentava un corso all'Hunter College di Manhattan, lavorando nel frattempo come cameriera per pagarsi gli studi. Morta probabilmente per alcune coltellate infertele al torso e al collo, la ragazza presenta anche segni di strangolamento. Secondo Il New York Post la polizia avrebbe già sentito il fidanzato della donna, che lavora nello stesso ristorante italiano come cameriere. Dall'interrogatorio non sarebbero però emersi elementi a suo carico e l'uomo è stata dichiarato estraneo ai fatti.

Una vicina di casa della Morelli, la 32enne Sonia Soto, che aveva incontrato la vittima poco prima che venisse uccisa, ha dichiarato di non avere sentito nessun rumore particolare provenire dall'appartemento della ragazza. Probabilmente l'ultima a vederla, prima che venisse aggredita, la ragazza ha anche sottolineato di non aver notato in Rita nulla di strano. Non sembrava "sotto minaccia", nè preoccupata, ma con lei ci sarebbe stato un uomo che "non era il fidanzato".

La polizia di New York, che nel frattempo si è messa al lavoro per cercare il colpevole, avrebbe l'identikit dell'ultima persona con cui era stata vista la donna. A confermarlo il cugino, Giorgio Morelli, collaboratore da New York per il nostro giornale, che in queste ore è a Spoltore a casa della vittima, ma si sta mantenendo in contatto con le autorità americane per seguire gli sviluppi della vicenda. A detta del giornalista, Rita è stata vista parlare "con un ragazzo, tale Carlo, forse un brasiliano".

E alle domanda se sia vero che le autorità hanno indirizzato le loro indagini su un tossicodipendente, spiega che "la voce sta circolando", ma non ci sarebbero certezze a riguardo.

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