Da Hitler ai coniugi Reagan tutti i grandi stregati dal cielo

Il «santone» Rasputin riuscì a influenzare gli zar, Ceausescu credeva nell’alchimia

Astri e disastri. I legami - più o meno occulti - tra magia e potere sono antichi quanto la civiltà. Non è esistito regno o popolazione nella storia che non abbia avuto i suoi maghi, stregoni, sciamani e profeti: figure che hanno sempre flirtato con capi-tribù, re, imperatori e governanti. La storia conosce bene questi personaggi, e i danni che hanno spesso causato. Anche nel Novecento, nel secolo della Scienza e della Razionalità.
A partire dall’esecrato ed esaltato Grigory Rasputin, mistico santone che dalle steppe della Siberia arrivò ai palazzi degli zar: con la sua fama di guaritore e santone influenzò in più di una occasione le decisioni politiche dei Romanov, fino a che fu assassinato da una congiura di nobili nel 1916, alla vigilia della Rivoluzione.
Della morbosa passione per le scienze occulte da parte dei gerarchi nazisti, Fürher in testa, molto è stato scritto, anche se forse non tutto è stato chiarito, a partire dal ruolo di Erik Jan Hanussen, il «Nostradamus di Hitler», un ebreo di origini morave convertito al protestantesimo che fu uno dei più controversi veggenti della storia: quando, il giorno prima dell’incendio del Reichstag, nell’aprile del ’33, ebbe la visione di «un grande edificio consumato dal fuoco», venne rapidamente fatto sparire dal regime.
Da profezie&tarocchi non sono immuni neppure le democrazie. Ronald e Nancy Reagan avevano cieca fiducia negli oroscopi e un’astrologa di fiducia stazionava alla Casa Bianca: gli incontri politici più delicati venivano decisi, si racconta, in base alla «situazione astrale» del Presidente. E che dire di José Lopez Rega, «lo stegone di corte» dell’Argentina peronista? Tra gli uomini più potenti del Paese - da guardia del corpo di Juan Peron divenne ministro del Benessere sociale - cadde in disgrazia, girovagò per l’Europa diventò amico di Licio Gelli e morì in patria, nell’89, dopo essersi consegnato all’Fbi.
Dall’America Latina all’Unione Sovietica (en passant, Ceausescu e signora erano esperti di alchimia): grande negli anni Settanta fu la fama di Evghenija Davitashvili, «la maga Giuna», guaritrice di Breznev, Andropov e Boris Eltsin: tra i suoi clienti celebri ci furono anche Fellini e Mastroianni.

Ma visto che siamo in Italia, come non ricordare i legami di una dinastia potentissima come gli Olivetti piuttosto che di alcuni uomini politici democristiani, da Tambroni a Fanfani, con l’astrologia?. Ricordiamoli pure. Ma ricordiamoci anche che fino a tutto il Seicento nei Sacri Palazzi quella di astrologo pontificio era una carica ufficiale, e anche molto ambita.

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