I bambini dislessici leggono ai gatti. E i disturbi scompaiono
20 Ottobre 2019 - 08:41Il progetto del rifugio Tierheim di Berlino rivela benefici anche sui felini abbandonati
Leggere ad alta voce, quando si soffre di problemi legati all'apprendimento, può essere un grande problema. Ma se la platea è composta da dolcissimi gatti abbandonati il discorso cambia, e un'attività potenzialmente traumatica si trasforma in un momento di gioia e condivisione. Per questo in un rifugio per animali di Berlino è partito il progetto «I bambini leggono ai gatti». Protagonisti sono piccoli studenti affetti da disturbi come per esempio la dislessia e i loro amici a quattro zampe. Un giorno alla settimana i bambini vanno a trovare i gattini randagi, si siedono su grandi cuscini, li prendono in braccio e afferrano il loro libro preferito. E così, protetti da qualunque interferenza esterna, cominciano a leggere ad alta voce. Ad ascoltare storie e racconti ci sono loro, gatti sfortunati, spesso traumatizzati e caratterizzati da problemi comportamentali. Che, giorno dopo giorno, grazie a questi momenti di vicinanza e condivisione, imparando a fidarsi e ad amare di nuovo gli esseri umani. Il programma, ideato dal rifugio Tierheim Berlin, è partito la scorsa estate. In pochi mesi ha registrato un successo inaspettato: cinque bambini, fra i sette e i dodici anni, si sono già iscritti. Vanno al rifugio ogni venerdì e per circa mezz'ora leggono le loro storie, in una stanza tutta loro nella quale possono esercitarsi ad alta voce, senza essere disturbati, interrotti o corretti. L'obiettivo è aiutarli a superare le difficoltà legate all'apprendimento senza la pressione dei genitori o degli adulti. Senza, insomma, esporli a giudizi o condizionamenti. Ma lasciandoli liberi di esprimersi, anche grazie al rapporto di profonda empatia costruito con i loro amici a quattro zampe. «I bambini hanno bisogno di qualcuno con cui leggere, e i gatti del rifugio hanno bisogno di qualcuno che si rivolga a loro spiega Bettina Genée, responsabile del progetto . Molti animali hanno subito un trauma e hanno paura. Sentendo le storie lette ad alta voce, possono avvicinarsi ai bambini e guadagnare nuovamente fiducia negli esseri umani». I vantaggi del progetto sono molti. Da una parte gli animali hanno la possibilità di avvicinarsi all'uomo in modo più naturale e spontaneo, ascoltando la voce dei bambini, approfittando della loro pazienza e della loro dolcezza. Dall'altra, i piccoli studenti possono esercitarsi nella lettura mettendo da parte insicurezza e timidezza, imparando anche a prendersi cura degli animali e a conoscere tutti i segreti legati al loro benessere. Non è la prima volta che un'iniziativa del genere mostra di poter avere successo. Pochi anni fa un progetto simile battezzato «Book Buddies» - era infatti stato avviato nel rifugio per animali senza casa di Birdsboro, in Pennsylvania. Anche in questo caso i piccoli fino a otto anni, tutti con difficoltà legati ad apprendimento e lettura, avevano la possibilità di esercitarsi con i libri attorniati da tanti simpatici micini. Seguiti dalla specialista Kristi Rodriguez. Un esperimento nato per caso, come ha raccontato Rodriguez ai media americani: suo figlio Sean aveva dei problemi di lettura a scuola e così ha deciso di portarlo nel gattile con il quale collaborava. Il risultato è stato molto positivo e il piccolo ha chiesto di poter tornare a ripetere l'esperienza. In poco tempo la storia si è diffusa ad altre famiglie ed è stata applicata anche a bambini autistici o altri problemi comportamentali con ottimi risultati. Confermati anche da ricerche scientifiche. Le più recenti hanno dimostrato che l'interazione fra i più piccoli e gli animali porta sempre benefici per la crescita dei bambini. Nel caso specifico della lettura, i pelosi non vengono considerati come fonti di giudizio, ma aiutano a creare un ambiente confortevole e rilassato.
Lo stesso effetto che può dare ai felini la voce di chi legge, magari con l'aggiunta di qualche carezza.