I bambini tornano a sentire
25 Marzo 2006 - 00:00I professori Burdo di Varese e Cuda di Piacenza ai primi posti in Italia per impianti cocleari sui piccoli pazienti
Gianni Mozzo
Ai tanti bambini che in tutto il mondo soffrono di disturbi delludito è dedicato lottavo congresso europeo «Pediatric cochlear implants», che si apre oggi a Venezia sotto la presidenza del professor Gregorio Babighian. Più di mille i partecipanti, sessanta i relatori. Ciascuno di essi porterà contributi innovativi al grande problema della sordità.
Tra i relatori italiani spicca il nome del professor Sandro Burdo, che dirige il servizio di audiologia dellospedale di circolo di Varese. È suo il record italiano degli impianti cocleari: ne ha già effettuato 600 (di cui 450 su bambini). Il primo risale al 1992: ha ridato ludito a un bambino sordo già al momento della nascita.
A Varese arrivano, per essere operati dalla sua équipe, piccoli pazienti di tutte le regioni italiane. Il nostro Sud, infatti, è povero di Centri di audiologia, che invece sono numerosi in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte. La percentuale di bambini che nascono sordi sfiora luno per mille. Bisogna diagnosticare subito questa patologia e intervenire il più presto possibile.
Un altro noto audiologo, anchegli relatore congressuale, è il professor Domenico Cuda, dellospedale civile di Piacenza. Dal 1994 ad oggi ha ridato ludito a 200 bambini ed a 150 adulti, con una tecnica chirurgica mini-invasiva. Lintervento dura unora, i risultati diventano tangibili già dopo pochi giorni. «Ho già fatto dieci impianti cocleari in bambini detà inferiore a un anno. Sono convinto che in questa fascia possiamo raggiungere i risultati migliori».
Le équipe che praticano questi interventi sono composte da sette-otto tra medici e paramedici. È richiesta anche la partecipazione duno psicologo. In questarea patologica, una pratica utilissima è quella dello screening, che serve a scoprire le sordità congenite. Purtroppo non viene fatto in tutte le regioni; ma è fondamentale per salvare dallisolamento decine e decine di bambini.
Tutti gli audiologi, italiani e stranieri, si dimostrano entusiasti (il congresso veneziano ne darà conferma) dei progressi tecnologici che hanno contrassegnato negli ultimi anni le terapie chirurgiche contro la sordità. Esprimono una sola riserva: la buona riuscita dei nuovi impianti è legata alla qualità delle strutture e allesperienza degli specialisti.
Per Cochlear, multinazionale australiana leader negli impianti elettromedicali contro la sordità profonda, il 2005 ha fatto registrare un forte aumento (34 per cento) del fatturato, dovuto a impianti tecnologicamente avanzati come Nucleus Freedom e Baha. Anche lItalia ha contribuito a questi risultati. Secondo Alberto Golinelli, amministratore delegato di Cochlear Italia «in futuro avremo risultati migliori di quelli attuali».
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