Cronache

Indennità e straordinari: "Spese fuori controllo"

Premi che valgono stipendi, gratifiche natalizie e retribuzioni a risultato. Il record della Sicilia

Indennità e straordinari: "Spese fuori controllo"

Un dirigente ogni undici dipendenti. Oltre mille euro al mese in premi. Stipendi da 160mila euro l'anno. Sono alcuni dei dati del lavoro nelle Regioni, il più delle volte molto generose nell'elargire retribuzioni di risultato e compensi di produttività. Indennità, stipendio base, straordinari dei dipendenti a tempo indeterminato e determinato sono il tema della sesta puntata del Giornale sulle spese delle Regioni valutate dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa attraverso l'algoritmo Pitagora.

Prima di osservare il monte spesa generale merita una nota proprio l'universo delle indennità. Secondo il glossario del sistema Siope della Banca d'Italia, rientrano sotto questa voce i compensi di posizione, risultato, produttività, e anche le «gratifiche natalizie di fine anno». Osservando i singoli bilanci, compaiono anche «assegni ad personam». Sono dunque retribuzioni legate a mansioni specifiche e obbiettivi raggiunti. Secondo un analisi della Corte dei Conti del 2015, all'epoca le Regioni erano in disavanzo per 33 miliardi di euro. Ma i premi non mancano mai, grazie a un sistema di valutazione della performance che assegna spesso voti altissimi agli esaminati.

Si scopre così che il piccolo Molise, 555 dipendenti, ha versato nel 2017, durante la giunta di centrosinistra, più di 10 milioni di euro di indennità e premi. «Spesa fuori controllo» per Gazzetta Amministrativa, rating B, il più basso: 18mila euro l'anno di media a dipendente, 1500 al mese. I compensi base sono di poco superiori: 12milioni 335mila euro. Ogni lavoratore in Molise viene quindi pagato in media 40mila euro l'anno. Non tutte le indennità sono premi, naturalmente: le indennità di posizione e altre voci sono le più consistenti e fanno parte delle garanzie contrattuali, ma gli assegni di risultato o produttività sono notevoli, soprattutto per chi ha un ruolo dirigenziale Dall'ultima tabella del conto annuale del personale disponibile pubblicata dal Molise sulla pagina Amministrazione Trasparente - risalente purtroppo al 2014- risulta una media di un dirigente ogni 12 lavoratori. Quell'anno i 37 dirigenti fissi hanno ricevuto 681mila euro in «retribuzione di risultato»: oltre 18mila euro l'anno di media, 1500 al mese. Agli altri dipendenti sono stati assegnati quasi un milione e 900mila euro per la produttività. Nel 2018 le indennità sono state tagliate di 2 milioni di euro. «La situazione è molto cambiata dal 2014», chiarisce al Giornale l'attuale governatore, Donato Toma. «Ora i dirigenti sono meno di trenta, e con quota 100 rischiamo un esodo». Il fatto che le indennità siano state così alte può dipendere anche dalla «anzianità» generale del comparto in Molise.

Gazzetta amministrativa valuta «migliorabile» anche la spesa per indennità e compensi di risultato della Toscana, che ha elargito nel 2017 oltre 33 milioni. Nel 2016 i premi sono stati 11 milioni 974mila euro. Di questi, un milione 150mila sono andati ai dirigenti: 11.600 euro a testa l'anno, quasi mille euro al mese. Lo stipendio complessivo dei 16 direttori generali è stato di 140mila euro ciascuno, di 99mila per i 99 dirigenti.

In Campania viene definita «fuori controllo» rating B, la spesa degli straordinari: quasi 14 milioni di euro nel 2017. Le indennità sono piuttosto contenute, ma l'incidenza dei premi sembra essere altissima. Da Amministrazione Trasparente si apprende che nel 2017 sono stati distribuiti premi per circa 21 milioni di euro (la parte dei dirigenti si riferisce allo stanziamento) praticamente il doppio della Toscana: 360 euro in gratificazioni extra al mese a dipendente, indennità di mansione escluse. Gli straordinari sul sito risultano molto inferiori. I misteri sulla comunicazione a Siope delle voci di bilancio rimangono. É piuttosto alta anche la spesa per indennità e premi nel Lazio: 52 milioni di euro. Nel 2016 (ultimo aggiornamento) il guadagno dei dirigenti è stato di 110mila euro a testa. Al direttore generale sono andati 200mila euro. 'impegno economico più elevato per gli stipendi base è quello della Sicilia, che sfiora il mezzo miliardo di euro. L'eredità del record di lavoratori, spiegano dalla Regione, è dovuta anche alla gestione di funzioni normalmente di competenza dello Stato, che assorbono circa la metà dei 13.255 dipendenti. I dirigenti sono 1199, rapporto di 1 a 12 con i dipendenti, ma «proprio nei giorni scorsi», si sottolinea, «dopo dodici anni, è stato rinnovato il contratto di lavoro del comparto».

Sembra essere invece il Piemonte la Regione dove i dipendenti sono meglio pagati d'Italia: 46mila euro lordi l'anno a testa, 3500 euro al mese. I dati di bilancio del sito piemontese sono leggermente differenti, e la media scende a quasi 40mila, comunque molto alta: la Lombardia si ferma a 30mila euro lordi di media annui.

La Toscana arriva a 33mila.

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