Cronache

I rom contro i carabinieri: "Non ci metto niente ad ammazzarvi, pezzi di m..."

Arrestati a Catanzaro tre appartenenti ad una stessa famiglia rom per un'aggressione ai danni della polizia. Il grido del giudice nell'ordine di esecuzione: "Interi quartieri regno inviolabili dei rom"

I rom contro i carabinieri: "Non ci metto niente ad ammazzarvi, pezzi di m..."

“Te l’ho detto già una volta che tu la gente dell’Aranceto non la devi neanche guardare, non ci devi confondere con gli altri, noi non siamo di Pistoia, i figli miei neanche li devi guardare se no fai na brutta fine pezzo di merda: guarda che io sono pazzo e non ho problemi a farmi 20 anni di galera, io non ci metto niente ad ammazzarti pezzo di merda” .

Le minacce al poliziotto arrivano da un rom di Catanzaro, mentre le forze dell'ordine lo portavano via. "Avete rotto il cazzo, sbirri di merda - ha continuato ad offendere - io ammazzo tutti, quando ci vedete dovete voltarvi dall’altra parte”. Luciano Bevacqua è il boss della criminalità rom che governa interi quartieri di Catanzaro. Questa mattina è finito in manette durante un blitz dei carabinieri della Compagnia di Catanzaro. Anche i minorenni e le donne rom che seguivano l'operazione hanno rivolto offese e minacce ai militari: "Avete proprio rotto il cazzo - ha detto un bambino rom - mo vado a chiamare mio padre e vedete che cazzo vi fa pezzi di merda”.

Il problema dei rom a Catanzaro è enorme. Come riporta catanzaroinforma.it, che ha seguito l'arresto di stamattina, il quartiere Aranceto il regno della famiglia Bevilacqua. Poco più distante, invece, cìè il quartiere Pistoia che invece risponde agli ordini di un altro capo rom, che di nome fa Cosimo Abbruzzese.

Il motivo dell'arresto risale a qualche giorno precedente, quando le forze di polizia avevano fermato alcune ragazze appartenenti alle famiglie "dominanti" del quartiere per fare un controllo. Alle grida delle giovani, i parenti erano scesi in strada ed avevano aggredito i poliziotti tanto da obbligarli a "consegnare" le ragazze alle loro famiglie rom. Secondo il giudice che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare, la violenza dei rom è divenato un enorme allarme sociale tale da rendere un "regno inviolabile" il quartiere di Catanzaro. "Gli indagati - scrive il magistrato - appaiono come soggetti violenti, senza scrupoli, avvezzi a vivere nel più totale disprezzo delle regole, animati da una pervicace volontà di delinquere e di assicurarsi l'impunità".

In carcere sono finiti Luciano Bevacqua, 36 anni, ed Ernesto Bevacqua, 41 anni, mentre Luciano Bevacqua, di 38 anni si farà i domiciliari. Per loro l'accusa è quella di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. A ricevere altri provvedimenti sono state altri componenti della stessa famiglia rom.

Gli arresti, è la speranza del giudice, dovrebbero decapitare e neutralizzare la pericolosità degli indagati tanto da riportare lo stato nella capacità di governare tutti quartieri della città.

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