Cronache

I testimoni della ragione e della fede

I testimoni della ragione e della fede

Nell’ambito dell’incontro dibattito sul tema «La ragione dopo il razionalismo. È possibile filosofare a lumi illuministici spenti?» che si è svolto ieri a Palazzo Ducale con la partecipazione di Emilio Artiglieri, Mario Bozzi Sentieri, Peppino Orlano e Piero Vassallo (moderatore Massimiliano Lussana), si è parlato anche del libro dello stesso Vassallo, «La restaurazione del pensiero forte», i libri del Peralto, pp. 383, Genova 2006.

La libera dignità della ragione umana dopo l'abbraccio mortale dell'ideologia ha subito nell'ultimo secolo anche le umiliazioni del pensiero debole. Piero Vassallo compie lo sforzo generoso e rigoroso di risollevarne l'onore e la forza. La ragione umana, sublime dono di Dio, ha mantenuto la sua umile grandezza di fronte al delirio ateistico d'onnipotenza del razionalismo e dell'idealismo. Ma ha pure lottato contro l'avvilimento materialistico oggi sfociato nell'esaltazione del nulla. Piero Vassallo mette in risalto questa storia della ragione censurata da idealisti e materialisti. Egli ha cercato con amorosa cura le opere di pensatori metafisici che hanno dovuto subire le guerre accademiche, ma anche quelli che affrontarono la solitudine dell'occultamento. La causa di tale battaglia risiede nell'apertura della mente alla realtà(realismo) e la sua partecipazione alla realtà suprema di Dio (metafisica) La gloria di Dio nelle creature, Ente negli enti, è la forza della ragione. Il pensiero si è dichiarato debole dopo le ubriacature totalitarie della Dea ragione,dall'idealismo al positivismo e al marxismo. Spento il delirio di onnipotenza i filosofi «debolisti» imbandiscono una prepotente incapacità di raggiungere l'essere. Essi sulla base delle acquisizioni empiriche e del linguaggio, ergono tra la realtà e il pensiero il muro invalicabile della relatività di tutte le opinioni. La ragione umana sarebbe incapace di cercare e acquisire la verità, il bene, il bello, l'utile.La cultura occidentale, greca, romana, ebraica e cristiana, fino all'epoca moderna ha sempre ritenuto di rapportarsi alla realtà degli enti e alla sua suprema Causa divina. Ha visto la storia come costruzione collaborativa della provvidenza divina che in Cristo ha raggiunto la sua pienezza. Gradualmente ha prevalso un pensiero che si autonomizzava dalla realtà e da Dio, costruendo progetti di società dominate da potenze totalitarie e diaboliche. La chiesa cattolica ha lottato contro queste contrastanti aberrazioni, cedendo qua e là qualche postazione, fino a quando col modernismo teologico vecchio e nuovo è passato al nemico con rumorose truppe di scribi infedeli. Piero Vassallo fa conoscere i veri testimoni della ragione e della fede, traendoli dalle oscurità dei censori dominanti, e combatte le varie forme di cedimento al delirio e alla debolezza. Egli condusse per anni questa battaglia sulle rivista Renovatio fondata dal cardinale Siri che voleva opporsi alla marea montante della debole pastorale dopoconciliare In questo robusto volume di revisione della storiografia filosofica egli rende onore ai combattenti della dignità creaturale della ragione. Ma incoraggiando i tiepidi e i pavidi mostra che il potere egemonico del pensiero ateo e debole non solo ha trovato l'opposizione viva di una schiera di autentici amanti della verità, ma soprattutto che esso non entra nella realtà definitiva del Regno di Dio. Niente viene dal niente e niente rimane.

Tanti i nomi scritti nella realtà accanto a quelli scritti nella polvere in questo prezioso volume.

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