Rubrica Cucù

Al volante c'è la Zerocrazia

Se vuoi governare il nostro Paese, se vuoi una linea condivisa, devi optare per lo Zero. Segni particolari: nessuno. Personalità: assente. Provenienza: il nulla

Chi comanda in Italia? La Zerocrazia. Se vuoi governare il nostro Paese, se vuoi una linea condivisa, devi optare per lo Zero. Segni particolari: nessuno. Personalità: assente. Provenienza: il nulla.

È l'effetto combinato di più spinte: l'auspicato azzeramento, l'avvento del Grillino Qualunque, l'antipolitica, l'odio per le identità spiccate, la nausea per le appartenenze, il deserto dei valori, la deculturazione generale, il potere schiacciante delle Entità Impersonali, la Finanza, la Tecnica, il chip. Non senti il respiro di un Organismo ma il sordo cigolio di una Macchina. La formula vincente di governo è lo Zero, l'unica alleanza possibile è a somma zero, con disarmo bilaterale.

Non ho nulla contro il governo Letta, contro lui e i suoi ministri, anzi, ne penso bene e per ragioni di sopravvivenza nazionale tifo per loro. Ma di tanti non riuscirei a dire una sola cosa in loro favore. Sono giovani, donne, neri, bipedi. Punto.

Il giudizio prevalente nell'Opinione Pubblica è: boh. In zerocrazia i migliori curriculum sono quelli più vuoti; meno sei, sai e fai, meglio è. Niente spigoli, l'unico requisito è la rotondità dello zero. Pure l'attentatore di Palazzo Chigi non ce l'aveva con nessuno in particolare, voleva colpire il politico in generale.

Continuo a sforzarmi di vedere non dico il bicchiere mezzo pieno, ma un bicchiere così vuoto che prima o poi sarà riempito, di che liquido poi non so. E poi lo Zero è di più rispetto al negativo.

Questa stagione di decantazione ci farà ripartire da zero? Intanto viviamo in Zerocrazia.

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