Politica

Pd pronto a tradire

L'ex segretario Bersani sogna il ribaltone con Sel e i dissidenti M5S. Ma i numeri non ci sono

Il segretario uscente del Pd, Pier Luigi Bersani
Il segretario uscente del Pd, Pier Luigi Bersani

La storia si ripete. Complotti e tradimenti per conquistare il potere alla faccia degli esiti elettorali e degli interessi reali dei cittadini. Nel 1998 fu Massimo D'Alema, d'accordo con Bertinotti e Rifondazione comunista, a spodestare con una operazione fratricida Romano Prodi da premier per prenderne il posto. Oggi tocca a Bersani. Trombato alle elezioni prima e in Parlamento poi, l'ex segretario cerca una rivincita-vendetta e punta sull'aiuto dei grillini per fare le scarpe a Enrico Letta, fare cadere questo governo, e insediarsi lui a Palazzo Chigi. Non sono ipotesi, è lo stesso Bersani ad averlo ammesso, al netto dei salamelecchi di rito, in un'intervista pubblicata ieri dal Corriere della Sera.
Vatti a fidare dei comunisti. Lo diciamo agli amici del Pdl ma anche ai loro soci ex democristiani (Letta, così come Prodi sono di quella specie) buoni quando si tratta di raccogliere voti, peso da scaricare quando è il momento di governare. Bersani si mette quindi alla testa dei traditori del patto firmato con Berlusconi per fare ripartire il Paese dopo i disastri del governo dei tecnici. Scaricare il Pdl e imbarcare gli scarti di Grillo, questo è l'affare che quegli imbroglioni del Pd vorrebbero proporre agli italiani. E questo, e probabilmente proprio per questo, mentre il governo Letta-Alfano vara i primi atti concreti. Dopo il rinvio dell'Imu, ieri il Consiglio dei ministri ha varato un pacchetto di provvedimenti tra i quali lo stop all'accanimento fiscale di Equitalia così come proposto da Daniele Capezzone a nome del Pdl. E siamo certi che nonostante le resistenze dei bersaniani alla fine arriverà anche il congelamento dell'aumento dell'Iva.
Insomma, questa maggioranza anomala, che anche a noi non entusiasma, qualche cosa sta combinando. E fino a che sarà così meglio sostenerla. Avventurarsi in ribaltoni è da pazzi, farlo con i numeri dei transfughi grillini è da cretini. Questo governo cadrà il giorno che non riuscirà a fare ciò che promesso. E allora si andrà a votare, che piaccia o no a Bersani e ai suoi giovani amici in cerca di poltrone e rivincite personali. Volevano smacchiare il giaguaro e sono finiti smacchiati.

Se ne facciano una ragione.

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