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Letta blinda il governo: "E' stabile e concentrato, nessuna conseguenza"

Il premier sventa l'ipotesi di elezioni anticipate dopo il verdetto sfavorevole a Berlusconi. E sull'inelleggibilità: "Poco importante"

Letta blinda il governo: "E' stabile e concentrato, nessuna conseguenza"

Roma - La tempesta si controlla a vista ma è lontana. Non si abbatterà sulla nave del governo. Il timone è stabile, tutto «sta andando bene». L'esecutivo è solido «e concentrato sui suoi obbiettivi. Non credo ci saranno conseguenze da avvenimenti esterni». Non ci saranno «elezioni anticipate a breve». La nuova legge elettorale sarà pronta «in 18 mesi». Rassicurante, sereno, anche autoironico («Sorrido poco perché sono fatto così, ma in privato sorrido molto»), il premier Enrico Letta ha mostrato il volto dell'imperturbabilità di fronte ai giornalisti della stampa estera, che più che ascoltare i programmi di governo chiedevano di Berlusconi e delle novità giudiziarie. Il voto di ineleggibilità del cavaliere atteso al Senato? «È una scelta parlamentare», ha minimizzato il presidente del Consiglio. Il governo non esprime posizioni e «non darei una grande importanza a questo avvenimento». Parola d'ordine imparzialità: «Il Pd darà un'indicazione, io ascolterò le indicazioni che verranno date, ma sono dinamiche parlamentari. Lo so che tutto ciò che dice Berlusconi per voi è fantastico perché vi consente di scrivere articoli mentre quello che dico io è palloso...».

Tutto va avanti allo stesso modo, insiste col dire insomma Letta: «Sento che c'è energia positiva che si sta liberando». Anche se una novità assoluta ieri per qualche minuto ha lasciato pensare a piccole scosse di terremoto in avvicinamento. Il governo ha posto il voto di fiducia alla Camera sul decreto emergenze ambientali. È la prima volta dalla formazione dell'esecutivo. L'annuncio l'ha dato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini. La motivazione non c'entra nulla con l'attualità legata alla sentenza della Consulta sull'ex premier. Il fatto è che su un provvedimento ritenuto urgente il governo non accetta ostruzionismi: «Di fronte alle emergenze di questo decreto - ha chiarito Franceschini - tutte le tattiche devono fermarsi, e lo dico in particolare al M5S». Il voto di fiducia è previsto per le 11.

In mattinata sembrava che all'interno del «comitato dei 9» fosse stato trovato un accordo. Ma il Movimento 5 Stelle ha poi ribadito la richiesta di stralcio di due articoli che riguardano le grandi opere, Tav e variante di Valico. Solo in questo caso sarebbero stati collaborativi. Per il governo questo non è possibile: i risarcimenti previsti, oltre che per i terremoti dell'Aquila e dell'Emilia, anche per il porto di Genova e ai Comuni per la costruzione della linea ferroviaria di alta velocità, sono allo stesso modo priorità. Ai Cinque stelle sono state mosse accuse di «irresponsabilità» e di strumentalismo dal parlamentare piemontese del Pd Stefano Esposito. Il dl emergenze stanzia infatti 630 milioni di euro per le opere di riqualificazione della Valsusa connesse alla Tav e al Terzo Valico. Anche Sel incolpa l'ostruzionismo stellato, responsabile del voto di fiducia. Sulle loro bacheche di Facebook i grillini annunciano «guerra» al governo, e Claudio Cominardi ha scritto: «Franceschini in Aula si è comportato da sciacallo». Ma sono isolati.

Letta dunque ha sparso ottimismo: «Ci sono le condizioni per fare cose positive e approvare il programma sul quale il Parlamento mi ha dato la fiducia». Il Consiglio dei ministri si riunirà oggi, ma non si affronteranno materie di competenza del ministero dell'Economia (Saccomanni è impegnato all'Ecofin). «Il piano nazionale per giovani», ha quindi annunciato il premier, sarà varato la prossima settimana «con risorse proprie, senza assolutamente sforare gli impegni di bilancio che ci siamo presi» con l'Europa.

Pronta anche una task force con il Belgio sulla politica industriale.

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