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Adesso si muove anche l'Europa: "Mai limitare la libertà di stampa"

Il vicepresidente italiano della Commissione Ue Antonio Tajani scrive alla responsabile europea della Giustizia: "La sentenza sul direttore è in sintonia con le leggi comunitarie?"

Adesso si muove anche l'Europa: "Mai limitare la libertà di stampa"

Signora Vice Presidente,
vorrei attirare la sua attenzione su alcuni avvenimenti che mi inquietano e mi sembra possano essere in contraddizione con i nostri principi e valori sulla libertà di stampa.
Il direttore del quotidiano Il Giornale, signor Sallusti, rischia di essere messo in prigione nelle prossime settimane perché condannato da una sentenza definitiva. Secondo i giudici italiani, il direttore è colpevole di omesso controllo su un articolo, pubblicato sul suo giornale, con contenuto diffamatorio contro alcuni magistrati. Ciò, malgrado il fatto che il vero autore dell'articolo, pubblicato sotto pseudonimo, abbia riconosciuto di averlo scritto lui stesso.
Molti media di ogni opinione politica - compresi quelli tradizionalmente legati alla sinistra, come La Repubblica - e alcuni eminenti esperti di diritto, come il precedente Presidente della Corte Costituzionale signor Zagrebelsky, hanno difeso la posizione di Sallusti. É stato sottolineato l'eccesso di questa misura che prevede la carcerazione di un direttore di giornale sulla base di una responsabilità non legata al contenuto dell'articolo, ma al mancato controllo.
In più, con il pretesto di evitare la prigione al direttore de Il Giornale, una nuova legge è stata proposta, prevedendo di eliminare la prigione per questo genere di reati ma introducendo pene pecuniarie molto alte. L'aumento sproporzionato delle pene pecuniarie è stato considerato dalla quasi totalità dei media, oltre che dal signor Zagrebelsky, e da altri esperti di diritto costituzionale, come una limitazione seria della libertà di stampa.
Questa proposta potrebbe essere votata già nei prossimi giorni, anche con il «pretesto» di evitare la prigione al signor Sallusti.


Mi rivolgo a lei come Vice Presidente responsabile della Giustizia e dei Diritti Fondamentali, ma anche in considerazione del fatto che entrambi abbiamo esercitato la professione di giornalisti e, sono sicuro, che noi condivideremo la stessa sensibilità per la libertà di stampa. Le sarò riconoscente se potrà chiedere ai suoi collaboratori di verificare la compatibilità delle misure italiane con i principi europei

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