Politica

Alfano stronca la ricetta dei tecnici: farà altri danni

Caldoro e Miccichè lavorano a una lista Sud guidata dalla Carfagna. Il segretario Pdl: "Un'agenda, tre certezze: Imu, patrimoniale, aumento Iva"

Il segretario del Pdl Angelino Alfano
Il segretario del Pdl Angelino Alfano

Roma - «Un'agenda, tre certezze: Imu, patrimoniale, aumento Iva. Verificare per credere». Con l'orizzonte politico finalmente più chiaro e i protagonisti ai blocchi di partenza, la campagna elettorale entra nel vivo. E come sempre sotto i riflettori finisce la questione fiscale, un tema su cui il Pdl punterà, inevitabilmente.
Un segnale chiaro in questo senso arriva da Angelino Alfano (nel tondo) che punta il dito contro l'Agenda Monti, perfetta ricetta per aumentare la stagnazione della nostra economia. «Monti parla di baratro, ma in realtà in questi 13 mesi le cose sono andate peggio. Durante il suo governo tutti i fondamentali dell'economia sono peggiorati e a vedere la sua agenda non crediamo che l'Italia possa avere benefici perché l'Imu sarà mantenuta e si parla dell'aumento dell'Iva e dell'instaurazione della patrimoniale», continua il segretario del Pdl. Non è il solo tra gli esponenti di Via dell'Umiltà a battere su questo tasto. Per Daniela Santanchè «l'Agenda Monti somiglia all'agenda dell'esattore delle tasse». Per Laura Ravetto per la quale «l'unica crescita che Monti e il Pd hanno in mente è quella delle tasse» Mentre Osvaldo Napoli colpisce dritto sulle promesse non mantenute del Professore. «Monti sosterrà la futura, presunta maggioranza Bersani-Vendola per la quale si farà garante presso l'Europa. Una capriola niente male per un tecnico che ha ripetuto che sarebbe tornato alle sue occupazioni». Altri, invece, come Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri gli chiedono di lasciare Palazzo Chigi a favore di una personalità super partes per la gestione degli affari correnti.
Se la questione fiscale prende quota, nel Pdl si ragiona anche sulla copertura elettorale da riservare al Sud. Stefano Caldoro ha parlato di recente con Paolo Bonaiuti, Denis Verdini e Roberto Calderoli dell'opportunità di costituire una lista ad hoc per il Meridione. E non è escluso che nei prossimi giorni possa essere piazzato un nuovo tassello. Se al Nord, infatti, il centrodestra può contare su un partito dalla forte connotazione come la Lega, nel Meridione il panorama è spezzettato in mille sigle. Per questo Caldoro sta ragionando insieme a Gianfranco Miccichè e Giuseppe Scopelliti sull'opportunità di costituire una forza che possa riunire le varie liste. Un soggetto in cui potrebbero confluire Renata Polverini, Adriana Poli Bortone, Noi Sud. Il problema sono i tempi stretti e forse proibitivi. Per questo entro la settimana Caldoro avrà un confronto con Berlusconi. Il nome su cui si è ragionato è quello di «Orgoglio Sud». Un'operazione a cui potrebbero guardare con interesse anche imprenditori campani recentemente avvicinatisi a Montezemolo, come Carlo Pontecorvo, presidente e ad di Ferrarelle, e il presidente del Cis-Interporto, Gianni Punzo. Per molti il leader ideale di questa lista sarebbe Mara Carfagna. Ma se non fosse possibile procedere in questa direzione, Caldoro potrebbe proporre un'opzione diversa. «Un vicepremier alla Lega? In realtà ne servirebbe uno per il Sud».

Monti? Un misto
di opportunismo
e abnegazione,
direbbe Moro...

L'agenda Monti sembra quella
di un esattore
delle tasse


Condivido l'agenda Monti
vorrei lo facesse
anche il Pdl

Salita in campo
del premier
è un vulnus istituzionale

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