Cronache

Altro che cinquanta sfumature l'uomo ormai ne ha solo due

A dominare libri, film e telefilm sono due modelli di maschio: l'ultraromantico sdolcinato e il conquistatore pornografico

Altro che cinquanta sfumature l'uomo ormai ne ha solo due

Supponiamo che tu stia comprando on line un libro. E che tu scelga Il quadro mai dipinto di Massimo Bisotti. Un romanzo d'amore così sdolcinato che a confronto Via col vento è un thriller. Ecco, fra i suggerimenti - quelli «ti potrebbe piacere anche...» - non comparirà anche il nome di Armando Prieto Pèrez, che con il suo Tutte le volte che vuoi è considerato il resuscitatore del romanzo erotico al maschile. Insomma le Cinquanta sfumature di grigio, versione uomo. Perché i due libri, e soprattutto i due tipi di protagonista, sono opposti: l'uomo tutto sentimento, che pensa con le frasi dei Baci Perugina, e quello tutto sesso, che pensa pochissimo (e, nel caso, dopo). Dice un collega che è come la canzone La faccia delle donne: gli Stadio cantano «Io, io mi innamorerei» e Vasco prosegue: «Invece io, io prima me la farei».
Due antipodi. E in mezzo una manciata di identità nascoste e non generalizzabili, che trovano poco spazio nell'immaginario. Il romanzo di Bisotti (pubblicato da Mondadori) è un fenomeno che nasce dal web, dove l'autore è una celebrità: la sua pagina Facebook ha quarantacinquemila follower, come una città, il suo primo libro è già stato un successo, questo è un bestseller, è uscito da un mese ed è fisso fra i più venduti, la sua popolarità è indubbia. Piace come è piaciuto Moccia prima di lui, è adorato per le sue frasi ispirate sulla vita e sull'amore, fa sognare al ritmo di «tramonti che non tramontano mai», fa sentire a casa chi si ritenga un'«anima selvatica», si addentra in riflessioni del genere: «Ma tutta questa gente così ferma dove pensa di andare? Sempre in viaggio e sempre così lontana dall'amore», che si potranno anche gettare via con una alzata di spalle e un senso di snobismo, ma hanno la presa delle parole semplici e chiare che traducono sentimenti che tutti provano, prima o poi, in qualche età della vita (si spera non troppo avanzata).
Tutte le volte che vuoi (Rizzoli) è l'esordio di Armando Prieto Pèrez, cubano che vive a Milano da anni e ha lavorato come «modello, disegnatore di storyboard, tatuatore» e oggi è artista, «consulente olistico» e, appunto, scrittore entrato dritto dritto nel filone delle Cinquanta sfumature, perché il protagonista del suo libro è un maschio che non deve chiedere mai, al massimo concede, piuttosto spesso e volentieri, credendosi sempre magnanimo e unico. Esperto di donne da fare cadere ai suoi piedi e poi legare e tutto il bagaglio della prevedibilità pornografica. Uno che vuole conquistare e che - spiega con ironia - non ama i convenevoli. Lo stesso Pèrez ha dichiarato in una intervista a Vanity Fair di avere avuto circa centocinquanta donne (ma senza vantarsi) e ha anche ammesso che quando si scrive e descrive il sesso «si è sempre ridicoli».
Insomma sono questi due tipi estremi di uomo, che piacciono tanto alle lettrici e anche al pubblico di film e telefilm, perché, per esempio, nella serie culto Scandal, perfino il presidente degli Stati Uniti è un amante sempre contrito e melenso. Come dire che anche l'uomo più potente del mondo ha a che fare col lato mieloso dell'umanità, quello di chi, come dice Bisotti, «va controcorrente ma mai controcuore». In mezzo, fra il macho supersessuale e il buonista dei sentimenti puri, il diluvio, o quasi. Raccontava Fernanda Pivano che Henry Miller, così senza pudore nei suoi romanzi, censurati per anni in America, a quattr'occhi si intimidiva a parlare di sesso. Perché forse non ce ne sono neanche due, di sfumature di uomo..

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