Quirinale 2013

Da Fiorello a Guccini, altri presidenti impossibili

Ancora ironia e provocazioni con i voti dispersi. E c'è chi vuole gli ex Mundial '82 al Colle

Da Fiorello a Guccini, altri presidenti impossibili

Roma - Nulla di strano, è la prassi. Anche nel corso della terza votazione per il presidente della Repubblica italiana alcuni grandi elettori si sono divertiti a scrivere nomi burla sulle schede. Fantasia al potere. Schede pazze, simpatiche preferenze, siparietti tanto per far casino, come a scuola. Del resto nel 2006 furono soprattutto preti e musicisti a fare sfracelli: Vasco Rossi, Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Padre Pio. Stavolta poca musica, scelte figlie della crisi e dei grillini. Così dopo la supercazzola e il Rocco Siffredi di giovedì dal terzo scrutinio (niente scherzi dal quarto) sono usciti i nomi dell'ex agente del Sismi Nicolò Pollari, del portavoce di Anna Finocchiaro e capoufficio stampa del gruppo Pd al Senato, Stefano Sedazzari e del giornalista Fabrizio Rondolino. Nel lungo elenco burla di ieri anche i nomi di Fiorello, di Francesco Guccini, di Miuccia Prada e di Santo Versace (già votato giovedì). Un Grande elettore lancia nella mischia anche Walter Veltroni, qualcuno preso dalla nostalgia, Pietro Ingrao e Claudio Martelli.

Siamo in Italia ed è sempre solido il filone calcistico, che dopo il Trap, Rivera e Mancini incorona il viola Giancarlo Antognoni e Antonio Cabrini. Per le incursioni nella politica dei nostri tempi, da registrare i tre voti per il «co-guru» M5S, Gianroberto Casaleggio. Non manca certo la fantasia. Nel segreto dell'urna di Montecitorio ottiene ben 8 voti Claudio Sabelli Fioretti, il giornalista, che già giovedì aveva ottenuto due preferenze. Due schede anche per il magistrato Gherardo Colombo, per Vittorio Prodi, fratello del Professore e per il senatore a vita Emilio Colombo.

Dicevamo di Rocco Siffredi. Già pochi minuti dopo la notizia dell'eccentrico voto disperso per il Quirinale l'hashtag (la parola chiave) #Siffredi era balzata in cima ai top trend italiani su Twitter. «Fiorello, Siffredi, Trapattoni... Ecco cosa votano i politici che rappresentano l'Italia» commenta un utente, mentre qualcuno più caustico lo definisce «un voto adeguato: rende benissimo le intenzioni dello Stato verso i cittadini».


Questi gli «altri» voti di ieri: sette a De Caprio, sei a Marini, cinque a Mussolini, cinque a Palmieri, quattro a Bonino, quattro a Chiamparino, quattro a Merlo Ricardo, tre a Borletti Buitoni, tre a Cicchitto, tre a Leo Ermanno, due a Castagnetti, due a Di Giovanpaolo, due a Martino.

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