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"Stop per il Ramadan". "Irricevibile": bufera al Politecnico di Milano per la richiesta degli studenti

Ora anche gli studenti del Politecnico di Milano vogliono che la loro università chiuda, non solo il 10 aprile per la fine del Ramadan ma anche per l'Eid al-Adha di giugno. Sardone: "Subdoli tentativi di cancellare le nostre tradizioni"

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Com'era immaginabile, la sospensione delle lezioni nella scuola di Pioltello, ma soprattutto quella decisa da Tomaso Montanari per l'Università per stranieri di Siena, ha dato il là a una serie di proposte provenienti dalla comunità musulmana, che cerca di imporre il proprio calendario nelle istituzioni scolastiche italiane. La chiusura del 10 aprile per la fine del Ramadan nella scuola di Pioltello, giustificata con l'elevata percentuale di studenti musulmani che, a dire del dirigente scolastico, non avrebbero comunque preso parte alle lezioni, lasciando le aule vuote, ha fatto prendere coraggio all'Associazione studenti musulmani del Politecnico di Milano, e con lei ad altre realtà che potrebbero aderire come associazioni di studenti musulmani presenti in alcune città italiane.

La loro proposta è quella di procedere con la chiusura anche dell'ateneo milanese, non solo il prossimo 10 aprile ma anche per la festa di Eid al-Adha, a giugno. "Sarebbe una richiesta sensata e se arrivasse anche dagli studenti di altri atenei sarebbe ancora meglio", ha spiegato una delle responsabili dell'Associazione studenti musulmani del Politecnico. Ignorando completamente che le festività delle istituzioni sono il frutto di accordi tra lo Stato italiano e lo il Vaticano, e che non è possibile procedere con la celebrazione per la festività di ogni religione, i musulmani ora fanno leva sul precedente causato da Montanari, per le università, e da Pioltello, per le scuole, per scardinare il sistema e fare in modo che accanto alle festività cattoliche ci siano quelle musulmane.

"Avevamo messo in guarda che sarebbe stato un precedente molto pericoloso quello della scuola Iqbal Masih, e infatti così è stato. Subito dopo è arrivata l'Università per Stranieri di Siena con la decisione ideologica del rettore Montanari", ha commentato Silvia Sardone, eurodeputato della Lega. "L'imam Ali Abu Shwaima, presidente del Centro Islamico di Milano e Lombardia, si era pure permesso di bollare come medioevali tutti coloro che dissentivano dalla resa culturale di Pioltello, auspicando una diffusione su tutto il territorio del blocco alle lezioni deciso a Pioltello. Ci auguriamo che le sue parole non vengano prese alla lettere da altri presidi e rettori", ha proseguito l'esponente leghista. Per Sardone, l'Italia e l'Europa sono ormai arrivate a un bivio.

Si riuscirà a contrastare "questi subdoli tentativi di cancellare le nostre tradizioni, i nostri simboli e le nostre radici in nome dell'islamizzazione crescente?". Questa è la domanda che si pone l'esponente della Lega all'europarlamento, sottolineando che "non è annullando la nostra identità che si fa integrazione, anzi! L'appello dei musulmani del Politecnico, per quanto ci riguarda, è irricevibile".

Per il momento, dall'università di Milano non ci sono segnali di accettazione della proposta.

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