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"Un atto di riconoscenza". Paolo Berlusconi alla cerimonia di palazzo Lombardia

Il fratello del Cav ha chiarito i dubbi sull'ingresso di membri della famiglia in Forza Italia. E su Marta Fascina: "Nessun chiarimento, tra noi c'è grande amore"

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A margine del suo intervento alla cerimonia di intitolazione al Cavaliere del belvedere di palazzo Lombardia, Paolo Berlusconi ha voluto dirimere i dubbi su Forza Italia: “Antonio Tajani è la figura predestinata da Silvio a reggere le sorti di questo partito nella funzione di segretario, lasciando però a lui il ruolo di presidente. Anche se sembra che Silvio non ci sia più, lui c'è sempre nel partito e nelle imprese”, ha affermato, sottolineando che i Berlusconi ci saranno sempre per sorreggere la formazione politica fondata dal fratello. "Io credo che Forza Italia sia il sesto figlio di mio fratello, quindi è impensabile che noi ce ne stacchiamo", ha continuato. "Una partecipazione diretta, invece, la ritengo molto più improbabile, perché credo che ognuno debba avere il suo ruolo". Ha anche commentato brevemente la storia politica del fratello, in particolare la lunga serie di processi che l’hanno sconvolta: “Diciamoci la verità, quello che hanno fatto subire a mio fratello ha dell'incredibile e credo che nessuno della famiglia si meriti un trattamento similare”.

Si è detto contento per la decisione della Lombardia di intitolare il belvedere al Cav, affermando di comprendere il fatto che “il Comune di Milano ha forse tempi più rallentati” rispetto alle istituzioni regionali. Durante la cerimonia, ha definito la decisone della giunta Fontana “un motivo di orgoglio per noi e un motivo di lustro per la Regione. È un atto di riconoscenza e la riconoscenza, soprattutto in politica, è una virtù rara. Questa scelta è un atto bellissimo, d'amore”.

Per quanto riguarda il rapporto con Marta Fascina, moglie di Silvio Berlusconi e deputata azzurra, Paolo Berluconi ha affermato che “non c'è bisogno di nessun chiarimento, tra noi c'è grande amore”.

Alla cerimonia a palazzo Lombardia hanno partecipato anche la figlia del Cav, Barbara, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all'editoria, Alberto Barachini, il coordinatore regionale di Forza Italia, Alessandro Sorte, l’ad del Monza, Adriano Galliani, e l’amico di una vita, Fedele Confalonieri.

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