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"Atto senza precedenti". Urso querela ancora per le repliche di Report

Il ministro Urso ha deciso di procedere nuovamente per vie giudiziali per la terza replica della puntata di Report a lui dedicata

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A seguito della replica trasmessa nel pomeriggio di oggi, sabato 29 luglio, della puntata della trasmissione Report a lui dedicata, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso con una nota ha annunciato querela nei confronti del programma. "Rai Tre ha trasmesso oggi pomeriggio in replica, per la terza volta, il medesimo servizio di Report del 29 maggio scorso, che riguarda la mia attività politica e istituzionale, già trasmesso in replica lunedì 24 luglio. Tutto questo, ancora una volta, senza dar conto delle mie denunce penali e di quelle delle altre persone coinvolte per le affermazioni del tutto false ivi contenute", si legge nella comunicazione.

Il ministro ha poi spiegato di aver dato "mandato ai miei legali di accludere anche questo atto senza precedenti nella causa per diffamazione già iscritta in ruolo dalla Procura della Repubblica di Roma nei confronti del direttore di Report, sig. Ranucci". Ma non solo, perché Urso ha deciso di procedere anche contro "coloro che hanno programmato le repliche nel palinsesto Rai, pur consapevoli anch'essi delle denunce in corso e di quanto pubblicamente emerso nel frattempo, che dimostra la assoluta infondatezza del servizio, basato su testimonianze manipolate e su una chiara volontà diffamatoria". Quindi, il ministro conclude annunciando di aver "denunciato la vicenda all'Ordine dei giornalisti affinché proceda nei confronti del sig. Ranucci per la clamorosa e perdurante violazione della deontologia professionale".

Augusta Montaruli, deputato Fratelli d'Italia e membro della Commissione viglianza Rai, con una nota sottolinea come sia "del tutto anomalo che su un ministro si mandi per ben tre volte nel giro di pochi giorni la stessa puntata senza dare alcun riscontro peraltro della versione del diretto interessato. Quello di Report nei confronti del ministro Urso non è più giornalismo di inchiesta ma si trasforma in un palese accanimento finalizzato al killeraggio". Per questo motivo il partito ha deciso di chiedere conto alla Rai "di questa grave violazione del contraddittorio che ormai è diventata una reiterazione nell'attacco. Tale comportamento tradisce scarsa professionalità e fa perdere a report credibilità e serietà. La Rai prenda provvedimenti nei confronti di tale atteggiamento. Su questa scelta di Ranucci presenteremo un quesito in commissione di vigilanza".

Il senatore di Fratelli d'Italia, Raffaele Speranzon, componente della Commissione Vigilanza Rai, ha aggiunto: "Ormai siamo alla persecuzione mediatica da parte di Report verso il ministro Urso. Per la terza volta è andata in onda la stessa puntata diffamatoria nei confronti del ministro per la quale, peraltro, aveva già deciso di adire le vie legali. E' inaccettabile quanto accaduto.

Chiederemo spiegazioni per tutto ciò e mi auguro che Ranucci si scusi".

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