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Aumento Iva, Franceschini accusa il Pdl. Brunetta: "Non ci stiamo"

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento getta la spugna: non c'è tempo per eliminare l'aumento. E dà la colpa alla "scelta sciagurata" delle dimissioni di massa

Aumento Iva, Franceschini accusa il Pdl. Brunetta: "Non ci stiamo"

"È troppo tardi a questo punto". Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini ha gettato la spugna sull'aumento dell'Iva. Spiega che non si può più fare e dà la colpa alla "scelta sciagurata" del Pdl di annunciare le dimissioni di massa. Ai microfono di Sky Tg24 mette in chiaro che "non c'è tecnicamente quella possibilità" e che risolvere la situazione non si potrebbe "neanche se si anticipasse il voto a lunedì".

Un'accusa precisa, che non sta bene al presidente dei deputati del Pdl Renato Brunetta, che commentando i quattro punti proposti da Franceschini perché l'esecutivo vada avanti, ha detto che "se vogliono essere un prendere o lasciare, un gioco per far aumentare l’Iva e ripristinare l’Imu dando la colpa al Popolo della Libertà, noi non ci stiamo".

Meno convinto di Franceschini sull'impossibilità di intervenire è Alberto Giorgetti, sottosegretario al ministero dell'Economia, che ha spiegato all'Adnkronos che "in linea teorica si può ancora fare", anche se "i tempi sono strettissimi". Ha anche detto che "uesto rinvio rappresenta un grave problema perchè il rischio è di danneggiare le prospettive di ripresa. L’aumento dell’Iva è una gabella che blocca la crescita e mi auguro che possa essere scongiurato".

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