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"Gli azzurri hanno retto. Il Pd ha intercettato soltanto 600mila voti"

L'esperta Alessandra Ghisleri: "La perdita a favore di Ncd, Lega e Fdi era prevista ed è rimasta entro i limiti"  

"Gli azzurri hanno retto. Il Pd ha intercettato soltanto 600mila voti"

«Me la lascia dire una cosa prima di cominciare l'analisi dei risultati elettorali? Il fatto di bloccare i sondaggi a quindici giorni prima del voto, senza dare più la possibilità di rendere pubblici i risultati delle nostre interviste, ha consentito che chiunque si sentisse in grado di dire e preconizzare qualsiasi cosa, generando così una serie di illazioni e di fantasie che poi, in molti casi si sono rivelate anche drammaticamente inesatte».
Parte così, lancia in resta, contro gli improvvisatori delle previsioni, Alessandra Ghisleri dal ponte di comando della sua Euromedia Research, uno degli osservatori più attenti ai mutamenti sociali e politici nel panorama nazionale e internazionale.
Dottoressa Ghisleri, dunque Renzi ha vinto, questo è fuor di dubbio, ma con quali voti?
«Andiamo con ordine: Forza Italia ha registrato una perdita di 2 milioni e 700mila voti ma sostenere come sostiene il mio collega Piepoli che al Pd sono andati 3 milioni voti di elettori del centrodestra significa intanto considerare una perdita superiore a quella effettivamente subita da Forza Italia e non riconoscere che al Pd, come risulta dalle nostre analisi, siano andati i voti di altre forze politiche come il Movimento Cinque Stelle e Scelta Civica».
Allora cominciamo con l'analisi delle perdite subite da Forza Italia...
«Noi abbiamo calcolato che 500-600mila voti sono andati effettivamente dagli elettori di Forza Italia al Pd, altri 500-700mila sono andati sempre dagli elettori di Forza Italia a Nuovo centrodestra, ma questi erano già conteggiabili fin dall'inizio, cioè dalla diaspora. Altri 100mila voti si sono riversati sulla Lega poi ci sono quei 200mila voti in più racimolati da Fratelli d'Italia, aggiungiamoci una parte di elettori, sempre di area di Forza Italia, che non è andata a votare ed ecco che da questa analisi appare chiaro come gli elettori di Fi non si siano certo riversati in massa verso il Pd. Perché se si va a vedere lo zoccolo duro di Forza Italia resiste»
E allora da quali serbatoi elettorali sono usciti i voti andati al Pd?
«Dalle nostre analisi emerge appunto che da Forza Italia hanno preso la strada di Renzi 500-600mila voti ma poi ci sono i travasi ben più importanti e consistenti, a nostro avviso: un milione di voti che escono dal Movimento Cinque Stelle, che, a sua volta, perde quasi 3 milioni di voti, vanno al Pd e ancora circa un altro milione di voti che da Scelta Civica e dai suoi alleati passano al partito renziano».
E il flop del Movimento Cinque Stelle come si può ricostruire?
«Oltre a quel milione di voti che è passato a Renzi, il Movimento Cinque Stelle cede alla Lega Nord quasi 100mila voti, poi ne cede a Tsipras tra i 50 e i 100 mila, ad altri partiti piccolini ne da intorno ai 10-20 mila. Ma il dato altrettanto, se non più significativo, è rappresentato da quella parte di elettori pentastellati, quasi un milione e mezzo-due milioni, che non ha votato ed ecco che la perdita secca del Movimento di Grillo comincia ad assumere contorni più delineati».
Come è riuscito Renzi ad attrarre anche gli elettori di Grillo?
«Con risposte diverse e più credibili. È come se gli elettori propensi a votare Grillo alla fine avessero avuto paura. Se hai uno spaventapasseri nel campo può andar bene ma se quello spaventapasseri non è propositivo, il campo non riesci a coltivarlo ugualmente, se vogliamo usare una metafora».
A vincere oltre a Renzi anche la Lega Nord, sempre voti sottratti a Forza Italia?
«Come dicevo la Lega prende una parte di voti da Forza Italia e un'altra parte dal Movimento 5 Stelle ed è significativo che nel Nord Est l'elettore moderato abbia subito questo trasporto verso il Pd e verso la Lega Nord in modo sicuramente tutt'altro che trascurabile».
Una battuta sugli sconfitti delle altre formazioni…
«È un dato di fatto che il Pd ha cannibalizzato l'offerta interna recuperando anche la parte di voti di Scelta civica e di Scelta europea che ha subito dichiarato che non si sarebbe alleata con il centrodestra.

Diciamo che da queste due formazioni sono arrivate così per Renzi due corroboranti iniezioni di voti».

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