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Si inceppa l'alleanza giallorossa: è bagarre nel il Pd per le Regionali in Basilicata

In Basilicata il Pd litiga aul sostegno all'imprenditore Angelo Chiorazzo come candidato del centrosinistra alle prossime Regionali

Si inceppa l'alleanza giallorossa: è bagarre nel il Pd per le Regionali in Basilicata

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Si inceppa l'alleanza giallorossa: è bagarre nel il Pd per le Regionali in Basilicata

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L’alleanza giallorossa è già ai box? Dopo aver concesso la candidatura di una pentastellata in Sardegna e di un civico in Abruzzo, ora i dem puntano i piedi in Basilicata. La direzione del Pd lucano ha approvato un documento in cui si ribadisce la volontà di sostenere Angelo Chiorazzo, imprenditore del terzo settore, come candidato presidente della coalizione di centrosinistra per le elezioni regionali del prossimo 21 e del 22 aprile. Una direzione alquanto burrascosa che si è conclusa a notte fonda e tra liti furibonde.

Da una parte il segretario regionale Giovanni Lettieri e dall’altra gli emissari della segretaria Elly Schlein: Igor Taruffi responsabile Organizzazione dem e Davide Baruffi responsabile Enti Locali. Sul nome di Chiorazzo non convergono tutte le altre forze di centrosinistra, in primis il M5S, ma anche l’ala del Pd che fa riferimento all’ ex-senatore Salvatore Margiotta. "Serve un nome che allarghi o la corsa solitaria sarà un suicidio. Azione, per fare un esempio, qui in Basilicata vuol dire Pittella e vale tra il 5 e il 6%...", dice all’Adnkronos un dirigente contrario alla "linea del 'Chiorazzo o morte'".

Un clima incandescente che vede i dissidenti lasciare la direzione proprio come Taruffi e Baruffi, fortemente contrari a colpi di mano. Dopo un primo momento di bagarre passa il documento di sostegno a Chiorazzo, fortemente voluto da Lettieri.

Secondo i democratici rimasti in direzione per votare il documento è lui "il miglior candidato possibile". Nel documento si legge che negli ultimi mesi vi sono state numerosi “interlocuzioni” sia con i partiti di centrosinistra sia con il mondo dell'associazionismo e della società civile per costruire “un fronte comune per liberare la regione dalla guida disastrosa del centro destra” e il nome proposto dal Pd alla coalizione di centro sinistra da Basilicata casa comune non cambia.

“Riteniamo Chiorazzo il miglior candidato possibile per affrontare la sfida delle elezioni, in grado di portare un valore aggiunto alla coalizione in termini di proposte, entusiasmo e consenso", si legge ancora nel documento che conferisce "pieno mandato al segretario regionale per continuare il confronto con le altre forze del centro sinistra". Quando mancano tre settimane per la presentazione delle liste, dunque, i giallorossi non hanno ancora trovato un accordo proprio perché il Movimento Cinque Stelle continua a mettersi di traverso.

Nel frattempo Matteo Renzi respinge l’ipotesi di una candidatura di Roberto Speranza, caldeggiata dall’ex premier Giuseppe Conte: "Tra il rettore D'Amico e il Marsilio già tesoriere di Fdi -dice oggi Renzi in un'intervista- non ho dubbi: voterei D'Amico tutta la vita. Ma se in Basilicata la sfida è tra il generale Bardi e l'ex ministro Speranza, staremo convinti dalla parte di Bardi. Scegliamo le persone, non le formule politiche".

L’ex ministro della Salute respinge ufficialmente l’eventualità di correre per la poltrona di presidente della Regione, ma in politica mai dire mai.