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Berlusconi smaschera Grillo: "Pericolo per la democrazia"

Bagno di folla alla convention del Pdl al Lingotto. Il Cavaliere propone una drastica revisione di Equitalia attraverso un pacchetto di otto proposte: "Lo Stato che invia cartelle seminano il panico". E promette: "Se Fini e Casini non entrano alla Camera mi ubriaco"

Berlusconi smaschera Grillo: "Pericolo per la democrazia"

A causa della par condicio non vengono più pubblicati sondaggi. Eppure, sotto banco, circolano diverse analisi di voto che, a soli sette giorni dal voto, darebbero il centrodestra i vantaggio sulla sinistra. Negli ultimi giorni infatti i montiani sarebbero ulteriormente crollati attestandosi sotto la soglia del 10% e il Pd si sarebbe stabilizzato dopo aver perso terreno a causa dello scandalo Mps. Insomma, soltanto l'asse Pdl-Lega Nord sarebbe in crescita. "Se vinciamo le prossime elezioni - ha promesso oggi Silvio Berlusconi alla convention del Pdl al Lingotto - in uno dei primi cinque consigli dei ministri porteremo un pacchetto di otto proposte in materia fiscale per modificare il funzionamento di Equitalia".

Da Nord a Sud Berlusconi continua a battere l'Italia per motivare gli elettori in vista delle elezioni che si terrano nel prossimo fine settimana. Ancora una volta, quella che il Cavaliere pone in gioco è una vera e propria scelta di campo. Come ieri a Palermo, anche alla convention di oggi a Torino è un bagno di folla. "Siete bellissimi, mi sento quasi ringiovanito, mi sembra di essere tornato al 1994", ha detto Berlusconi raccogliendo un’ovazione mentre apriva l'intervento al Lingotto dove gli organizzatori, per far entrare tutte le persone accorse, hanno dovuto sistemarle nei corridoi del centro congressi. "Se Monti, Fini e Casini restano fuori dalla Camera mi ubriaco - ha detto Berlusconi - questa volta credo che dobbiamo mettere il prosecco in frigo. C’e la possibilità davvero che tra qualche giorno possa ubriacarmi per la prima volta". Una battuta che sembra aver indispettito il presidente della Camera Gianfranco Fini che, a stretto giro, ha subito replicato accusando il Cavaliere di essere ubriaco per le sciocchezze che dice. "Dovevamo andare in piazza anche noi, perché a noi Grillo ci fa un baffo", ha spiegato l'ex presidente del Consiglio lanciando un avvertimento sul rischio che il Movimento 5 Stelle rappresenta per la democrazia italiana. "Non propone nulla e le poche cose che dice non hanno nessun senso", ha incalzato il Cavaliere bollando Beppe Grillo come "un attore professionista dalla sua consumata capacità istrionica, che segue sempre lo stesso copione". Sebbene i sondaggi diano il M5S in continua ascesa, Berlusconi non si dimostra affatto preoccupato dal voto dell'anti politica perché il comico genovese va a pescare soprattutto tra l'elettorato della sinistra. "Hanno fatto credere che i candidati di Grillo erano stati valutati da una commissione sulla base dei curricula, invece per l’80% vengono da ambienti di estrema sinistra - ha continuato Berlusconi - sono soprattutto persone che fanno parte dei centri sociali, dei comitati No Tav e dei black bloc".

Per quanto riguarda il programma del centrodestra, Berlusconi insiste ancora una volta sulle riforme strutturali (dimezzamento dei parlamentari, azzeramento dei finanziamenti pubblici ai partiti) e sulle misure per abbassare la pressione fiscale e rilanciare la crescita. "La sinistra è sempre carica di invidia sociale, ha una volontà irrefrenabile di colpire con le tasse, con la patrimoniale, chi, con il lavoro, i sacrifici, il rischio di impresa è riuscito ad assicurare una piattaforma di benessere", ha avvertito l'ex premier insistendo sulla necessità di abolire subito l'Imu sulla prima casa e rivedendo drasticamente la struttura e il modus operandi di Equitalia. Quello che Berlusconi è, infatti, un Fisco più amico e solidale con le imprese e le famiglie vessate dalla crisi economica. Mantenendo ferma la lotta all'evasione, il Cavaliere ha infatti posto l'accento sulla questione del "mostro Equitalia" la cui offensiva si è fatta, nel corso dell'ultimo anno, esasperante. "II 10% degli italiani sta combattendo contro un nemico invisibile ma incisivo nel chiedere - ha spiegato - lo Stato che invia cartelle che seminano il panico". L'impegno del centrodestra a revidere Equitalia ha una valenza ancora maggiore rispetto alla restituzione e abolizione dell’imposta sulla prima casa: in caso di vittoria, in uno dei primi cinque Consigli dei ministri, Berlusconi si ripromette di portare un pacchetto di otto proposte in materia fiscale per modificare il funzionamento di Equitalia.

Il Cavaliere intende, infatti, alzare il massimo delle rate da 72 a 120, innalzare la rateizzazione automatica da 20mila a 200mila euro, portare da due a cinque rate consecutive non pagate il decadimento del beneficio delle dilazioni, una moratoria di dodici mesi per le piccole e medie aziende, alzare da 20mila a 20 mila il divieto di iscrizione dell’ipoteca, l’impignorabilità della casa di abitazione, abolire la norma che impone al contribuente di anticipare un terzo degli imponibili accertati in caso di ricorso o contestazione al giudice, rinuncia dello Stato, per il passato, alle pretese sulle sanzioni ad interessi ed oneri aggiuntivi.

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