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Berlusconi: "Complotto contro di me? Lo sapevo e lo dissi"

Il leader di Forza Italia: "Ho sempre dichiarato che nel 2011 c'è stato tutto un movimento, che era partito dal nostro interno ma poi si è esteso anche all'esterno, per tentare di sostituire il mio governo, eletto dai cittadini, con un altro governo"

Berlusconi: "Complotto contro di me? Lo sapevo e lo dissi"

"Non sono sorpreso. Ho sempre dichiarato che nel 2011 nei confronti del mio governo, ma anche nei confronti del mio Paese, c'è stato tutto un movimento che era partito dal nostro interno ma poi si è esteso anche all'esterno per tentare di sostituire il mio governo, eletto dai cittadini, con un altro governo". Così Silvio Berlusconi, a Corriere.it, commenta le rivelazioni dell'ex ministro del Tesoro Usa, Timothy Geithner, il quale ha affermato che al G20 del 2011 funzionari europei chiesero l'aiuto degli Stati Uniti per far cadere il governo allora guidato dal leader del centrodestra.

"Già nel giugno del 2011 - prosegue il leader di Forza Italia - quando ancora non era scoppiato l'imbroglio degli spread, il presidente della Repubblica Napolitano riceveva Monti e Passera, come è stato scritto, per scegliere i tecnici di un nuovo governo tecnico e addirittura per stilare il documento programmatico. E poi abbiamo saputo anche che ci sono state quattro successive tappe di scrittura, con l'ultima addirittura di 196 pagine". E prosegue con altri particolari: "Io avevo la contezza che stesse accadendo qualcosa e avevo anche ad un certo punto ritenuto che ci fosse una precisa regia. Al G-20 di Cannes, addirittura, amici e colleghi di altri paesi mi dissero: 'Ma hai deciso di dare le dimissioni? Perché sappiamo che tra una settimana ci sarà il governo Monti…'. E l'ha rivelato per esempio Zapatero in un suo libro che riguardava quel periodo".

Obama però, dice il leader di Forza Italia "si comportò bene durante tutto il G20. Noi fummo chiamati dalla Merkel e Sarkozy a due riunioni in due giorni consecutivi e in queste riunioni si tentò di farmi accettare un intervento dal Fondo Monetario Internazionale. Io garantii che i nostri conti erano in ordine e non avevamo nessun bisogno di aiuti dall’esterno e rifiutai di accedere a questa offerta, che avrebbe significato colonizzare l’Italia come è stata colonizzata la Grecia, con la Troika".

Toti: "Ora c'è la prova"

"Se tre indizi in ogni ordinamento giuridico fanno una prova, oggi abbiamo più che una prova che quello che cacciò Berlusconi da palazzo Chigi fu un vero e proprio complotto". Lo dice ai microfoni di Studio Aperto il consigliere politico di Forza Italia, Giovanni Toti, commentando le rivelazioni di Geithner. "Un complotto - aggiunge - che gli italiani hanno pagato sulla loro pelle, privati della capacità di scegliere da chi essere governati, e con le loro tasche vista la gragnuola di tasse imposte da Monti e dai successivi governi di sinistra".

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