Berlusconi: "Contro di lui indegna lotta sinistra"
6 Maggio 2013 - 16:25Il Cav attacca la sinistra che contro Andreotti ha messo in atto la prima persecuzione giudiziaria: "Adesso auspico che gli anni della demonizzazione segua finalmente una pacificazione"
La sinistra già si scatena contro Giulio Andreotti. Nemmeno davanti alla morte, gli ultrà del giustizialismo hanno allentato l'assalto. Ricordando la figura del senatore a vita, scomparso questa mattina all'età di 94 anni, Silvio Berlusconi ha riconosciuto che scompare "un protagonista politico e un uomo di governo che ha fatto la storia d’Italia, dalla ricostruzione postbellica in poi". "Contro di lui - ha commentato il Cavaliere - la sinistra ha fatto una forma lotta indegna di un paese civile".
Basta leggere i commenti di certi esponenti della sinistra per capire che l'odio contro Andreotti non è mai diminuito. Un odio atavico che per decenni ha spinto gli ultrà rossi a provare a farlo fuori con ogni mezzo. Contro di loro si è opposto Berlusconi ricordando Andreotti come uno dei leader politici più autorevoli della Democrazia cristiana: "Ha saputo difendere la democrazia e la libertà in Italia in anni difficili, sia in quelli della contrapposizione tra cattolici moderati e comunisti, sia in quelli in cui la Dc diede un contributo decisivo, di vite umane e di valori, per la sconfitta del terrorismo brigatista". Il Cavaliere ha ricordato come contro Andreotti "la sinistra ha sperimentato una forma di lotta indegna di un Paese civile, basata sulla demonizzazione dell’avversario e sulla persecuzione giudiziaria". Un vero e proprio calvario che, ha riconosciuto il leader del Pdl, Andreotti ha saputo superare "con dignità e compostezza" uscendone così da vincitore. Quello usato contro Andreotti è un metodo che Berlusconi conosce sin troppo bene dal momento che la sinistra dell’odio e dell’invidia sociale ha continuato a metterlo in campo anche contro l’avversario che non riusciva a battere nelle urne. Proprio per questo il Cavaliere auspica che "agli anni della demonizzazione segua finalmente una pacificazione, di cui il governo appena insediato possa rappresentare il giusto prologo". Andreotti è stato anche un’icona della cultura popolare per la sua longevità politica e per l’innata ironia, celebrata in molti libri e film. "Non c’è rosa senza spine, non c’è governo senza Andreotti", diceva di lui il popolo. "Era un’Italia che sapeva sorridere e amava la libertà - conclude Berlusconi -.
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