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Berlusconi: "Io ultimo premier eletto dal popolo"

Il Cav attcca la sinistra: "Da loro solo tasse". E smaschera il blitz ordito con Napolitano e toghe: "Strategia della distruzione per farmi fuori". Domani sera salirà al Colle per guidare la delegazione di Forza Italia: "Alle prossime elezioni dobbiamo puntare al 37%"

Berlusconi: "Io ultimo premier eletto dal popolo"

"Siamo di fronte a un’emergenza. Il Pd ora è il primo partito d’Italia, prima delle scissioni all’interno del centrodestra. Perché tutto ciò non accada, bisogna vincere le prossime elezioni con più del 37% dei voti". Alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale di Ugo Cappellacci, candidato governatore per la Regione Sardegna per la coalizione di centrodestra, Silvio Berlusconi non fa sconti a nessuno: inchioda la sinistra per tutte la valanga di tasse che ha imposto agli italiani, rinfaccia (senza fare i nomi) chi non ha aderito a Forza Italia contribuendo a spaccare il centrodestra e bacchetta il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano di essere troppo attaccato alla poltrona. Ma soprattutto guarda alla tornata elettorale come l'occasione per rilanciare il buon governo azzurro. E ricorda: "Io sono l’ultimo presidente del Consiglio che è stato eletto dal popolo...".

"C’è stata una scissione, ma non è bello dire scissione...". Dal palco di Arborea Berlusconi chiude la campagna elettorale di Cappellacci ricordando la fuoriuscita degli alfaniani da Forza Italia e parlando delle future alleanze elettorali: "Siccome tengono alle poltrone, se dovessimo andare al voto in coalizione, questi qui dovremo riprenderceli vicino...". Il Cavaliere, però, non è affatto preoccupato da Ncd, ma dalle politiche della sinistra al governo. Nel giorno in cui Enrico Letta è salito al Colle per rassegnare le dimissioni da premier a Giorgio Napolitano e Matteo Renzi si appresta ad accettare l'incarico di formare un nuovo esecutivo, Berlusconi dice un secco "no" al programma economico targato Pd. "Niente da fare - spiega - questi signori non hanno ancora imparato come si fa a far avanzare l’economia e a promuovere la crescita. Hanno dei progetti che sono deleteri per tutto". Tra questi anche la patrimoniale. Anche se il blitz per far cadere Letta non può essere considerato "democratico", Berlusconi spera ancora che Renzi riesca a fare "il miracolo" e trasformare il Pd in un partito socialdemocratico. "Ho stima di Matteo - ammette - è persona intelligente, non è di scuola comunista".

Proprio per evitare che la sinistra resti al governo, il leader di Forza Italia lancia un accorato appello ai moderati. "Se alle prossime elezioni dovremo andarci con una coalizione dovremmo riprenderceli vicino...", continua soffermandosi sul rapporto con Alfano. Perché questa alleanza non debba essere sottoscritta "forzatamente", il Cavaliere vede solo una soluzione, e cioè che alle prossime elezioni Forza Italia stra vinca con più del 37% delle preferenze. "Noi soltanto siamo pieni di passione e entusiasmo per l’Italia - incalza l'ex premier tra gli applausi - siamo sicuri di vincere da soli, ma dobbiamo puntare al 37%". Nel frattempo, però, Berlusconi resta concentrato sul passaggio di consegna da Letta a Renzi. Domani sera, intorno alle 18,30, salirà al Quirinale per guidare la delegazione di Forza Italia alle consultazioni con il capo dello Stato. "Contro di me hanno messo in atto una strategia di distruzione", ha concluso accusando la sinistra di aver ordito, "insieme alla magistratura", un vero e proprio colpo di stato per farlo dimettere, "senza curarsi che colpiva l’immagine del nostro governo e dell’Italia". Dopo la condanna al processo Mediaset, i giudici hanno negato a Berlusconi il diritto di andare ai vertici del Ppe nonostante, per consistenza del gruppo, sia il numero due dopo la Merkel: "Ero disposto andare anche accompagnato da un esercito di poliziotti...

Ora ci sarà un vertice molto importante a Dublino, ho presentato domanda per esserci, ma mi diranno 'no'".

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