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Berlusconi non si arrende: "Non lascio il campo di battaglia"

Berlusconi esclude l'ipotesi di coalizione col Pd e agita lo spettro di un’alleanza tra il partito di Renzi e i grillini

Berlusconi non si arrende: "Non lascio il campo di battaglia"

"Io non mi arrendo". Silvio Berlusconi è pronto a combattere una nuova battaglia. Per nulla abbattuto dall'assalto giudiziario che, con la complicità della sinistra parlamentare, lo ha estromesso dal Senato, il Cavaliere dà la carica ai suoi e traccia la road map che porterà il partito alle elezioni di maggio. "Non diserto il campo di battaglia - ha assicurato - non tradisco la fiducia che in quasi trent’anni mi hanno dato milioni di italiani".

Intervenendo telefonicamente a una riunione elettorale di Area Centro Destra, un movimento nato a Catania, Berlusconi ha promesso che entro il prossimo mese sarò nel capoluogo etneo. "Faremo una passeggiata sul lungomare per caricare i tanti giovani e per convincere gli indecisi e ottenere la maggioranza, perché senza questa il nostro paese è ingovernabile". Il leader di Forza Italia guarda al 2014 come il trampolino di lancio per riportare il centrodestra al governo. Il primo step sono sicuramente le elezioni europee che chiameranno gli italiani al voto a maggio. Un impegno a cui Berlusconi vuole dedicarsi al 100%, senza perdere mai di vista il dibattito parlamentare. Perché è alle Camere che il governo Letta sta facendo il più grande sfacelo degli ultimi anni. Proprio per questo è necessario che il centrodestra, e Forza Italia in particolar modo, si impegni nel cammino di riforme. "Il nostro Paese oggi è ingovernabile perché le nostre istituzioni, quelle che ci dà la carta costituzionale, sono fatte non per decidere, ma per vietare - ha avvertito - questo è vero dal 1948 ad oggi". Secondo Berlusconi è necessario "cambiare il nostro Paese e renderlo moderno, capace di competere con gli altri, di raggiungere una forma vera di democrazia e di libertà, come per esempio negli Stati Uniti dove ci son solo due grandi partiti, i repubblicani e i democratici". "Se non riusciremo ad avere la maggioranza - ha avvertito il Cavaliere - ci ritroveremo in una situazione che per dare un governo al paese bisognerà ricorrere alle larghe intese".

La preoccupazione maggiore di Berlusconi è che la sinistra trovi un accordo di massima per far fuori il centrodestra dal dibattito sulle riforme costituzionali. Tuttavia, seppur intimorito dallo spettro di un’alleanza tra il partito di Renzi e i grillini, esclude nella maniera più assoluta ogni ipotesi di coalizione con il Pd. "Immaginate il Pd al nostro fianco dopo quello che è successo, immaginate noi al fianco del Pd? - ha chiesto ai presenti - sarebbe una rovina dunque se il Pd trovasse un’accordo con il movimento Cinque stelle, »sarebbe la nostra rovina e la rovina del Paese".

Proprio per evitare questa minaccia, Berlusconi ha infine invitato tutti a "impegnarci come non abbiamo mai fatto per convincere tutti gli elettori indecisi e quelli di Cinque Stelle".

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