Politica

La promessa di Berlusconi: "Troppe tasse, abolirò l'Imu"

Intervistato dal direttore Alessandro Sallusti, in crociera con i lettori del "Giornale", Berlusconi promuove Renzi: "Porta avanti le nostre idee sotto il simbolo del Pd". E critica Grillo: "È solo un comico, qualcuno gli scrive il copione e lui recita". Poi attacca il governo Monti: "Tasse troppo alte frenano la crescita"

Silvio Berlusconi intervistato dal direttore Alessandro Sallusti
Silvio Berlusconi intervistato dal direttore Alessandro Sallusti

L’endorsement a Matteo Renzi, lo sfidante di Pier Luigi Bersani alle primarie del Pd. La bocciatura dei vincoli europei che impediscono la crescita in Italia e la promessa di abolire l’Imu, quest’ultima che fa quasi presagire un imminente ritorno in campo. Silvio Berlusconi, intervistato dal direttore Alessandro Sallusti, non si risparmia nulla: politica ma anche molti momenti di amarcord. Complice infatti la location, la nave da crociera che ospita i lettori del Giornale, l’ex premier si lascia andare ai ricordi di gioventù, primi fra tutti gli anni come musicista proprio sulle navi.

Dopo un lungo silenzio, nel teatro della Msc "Divina", attinge dal suo repertorio classico: i primi passi da imprenditore, l’approdo in politica con Forza Italia fino agli ultimi giorni da presidente del Consiglio. Lo sguardo, però, è al futuro. Approfittando dell’intervista con il direttore del Giornale, il Cavaliere sottolinea come durante una crisi economica "il fattore psicologico è fondamentale". Ovviamente, Berlusconi sa che l'ottimismo non è sufficiente e, per questo, torna a chiedere all'attuale premier Mario Monti di intervenire tempestivamente sulla pressione fiscale che, negli ultimi mesi, ha raggiunto livelli da record mondiale sfiorando il 55%. "Senza abbassare la pressione fiscale - chiarisce Berlusconi nell'intervista a Sallusti - non si esce dalla recessione". Proprio per questo nel programma di governo del Pdl c'è l'abolizione dell’Imu. "La casa è il pilastro su cui ogni famiglia ha diritto di fondare la propria sicurezza del futuro - continua - la sinistra, invece, come primo punto del programma ha l’imposta patrimoniale anche sui piccoli appartamenti".

Berlusconi ci tiene a far presente la netta differenza di riforme portate a termine dal suo governo rispetto ai tecnici. "Abbiamo fatto piu di quaranta riforme - ricorda l'ex premier - dalla lotta alla criminalità, alle grandi opere e all’istruzione". Una lista molto lunga che va a "cozzare" con l'operato dei Professori che, almeno per il momento, non hanno fatto altro che applicare pesanti norme di austerity che hanno contribuito ad alzare le tasse e a spingere il Belpaese nella recessione. Proprio per questo, Berlusconi è fermamente intenzionato a lavorare per "non consegnare il Paese alla sinistra". "Il mio ruolo cambierà in base alla legge elettorale che ci sarà", ribadisce il Cavaliere cogliendo l'occasione per sottolineare la necessità di "modificare la Costituzione". Insomma, nessuna novità sulla decisione di candidarsi o meno alla guida del partito. Anche nei colloqui avuti in privato l’ex capo del governo ha fatto capire di voler aspettare non solo la legge elettorale ma anche le elezioni in Sicilia e l’esito dello scontro tra il "rottamatore" Matteo Renzi e il leader del Pd Pier Luigi Bersani. E proprio guardando alle forze in campo che potrebbero candidarsi alle prossime elezioni politiche, Berlusconi ci tiene a fare gli auguri a Matteo Renzi dal momento che "porta avanti le nostre idee, sotto le insegne del Pd". "Se Renzi vince le primarie si verifica questo miracolo -continua - il Pd diventa finalmente un partito socialdemocratico". Parole di elogio che non piacciono al coordinatore della campagna elettorale di Renzi, Roberto Reggi: "Berlusconi che elogia Renzi? Tenta di fargli lo sgambetto". Per quanto riguarda il leader del Movimento 5 Stelle, il Cavaliere fa notare che Beppe Grillo è "uno straordinario attore comico" che "sta ancora facendo quel mestiere". "Non ci s’improvvisa amministratori di un Paese o di una città", ha chiosato l'ex premier spiegando ai lettori del Giornale che, all'interno del M5S, c'è qualcuno che scrive il copione da far recitare a Grillo, proprio "come ha fatto tutta la vita".

A livello europeo, invece, il Cavaliere ha individuato due problematiche che non permettono ai Paesi dell'Eurozona di uscire dalla recessione: da una parte ci sono le norme del fiscal compact che "impediscono la crescità", dall'altra c'è la Germania e la cancelliera Angela Merkel che non consentono alla Bce di battere "moneta e questo è un mattone che pesa in maniera tragica". L'ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato, invece, descritto dal Cavaliere come "una persona in cui l’arroganza vince sull’intelligenza". "Ce l’aveva con me", ha spiegato l’ex premier ricordando la vicenda che portò alla nomina di Mario Draghi alla Bce e il lungo lasso di tempo che passò prima delle dimissioni di Lorenzo Bini Smaghi per lasciare il posto ad un francese nel Direttorio della Bce. "II francesi - ha concluso - l’hanno punito proprio per la sua arroganza".

Commenti