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Berlusconi rassicura Renzi: "In Senato avviate riforme proposte da noi nel 2005"

Renzi resta in piedi grazie ai voti di Forza Italia. Il Cavaliere: "Pronti a dire sì al governo se la situazione è catastrofica"

Berlusconi rassicura Renzi: "In Senato avviate riforme proposte da noi nel 2005"

"Anche i campioni hanno bisogno di fare allenamento...". Nel corso di una conferenza stampa nella sede di Forza Italia, Silvio Berlusconi non dimostra alcuna preoccupazione per i sondaggi che danno il partito intorno al 17%. "Erano quattordici mesi che non facevo televisione - avverte - ora sono allenato, peggio per voi".

All'indomani di una giornata di fibrillazioni all'interno della maggioranza, che hanno seriamente minato la tenuta del governo, Berlusconi torna a offrire il proprio appoggio al premier Matteo Renzi per riuscire a portare a termine le riforme che rischiano di arenarsi per le barricate e i capricci dell'ala più radicale del Partito democratico. "Ove si verificassero situazioni catastrofiche noi come sempre agiremmo in maniera responsabile - assicura il leader di Forza Italia - al contrario della sinistra che quando è stata all'opposizione applicò la teoria del tanto meglio tanto peggio". Quando si trovava a Palazzo Chigi, Berlusconi ricevette infatti numerosissimo "no" dalla sinistra che, per mero spirito anti berlusconiano, arrivò a bocciare qualsiasi proposta del centrodestra. E ricorda: "Arrivarono addirittura a fare un referendum che io ho definito sciagurato contro le nostre riforme dell’assetto costituzionale". Proprio per questo, parlando del voto di ieri in commissione al Senato che ha licenziato il testo base del ddl costituzionale, ha riconosciuto a Renzi di aver avviato un percorso che ingloba pure "una delle riforme che avevamo proposto noi nel 2005".

Come raccontato dallo stesso Berlusconi, ieri notte sono state fatte forti pressioni sui parlamentari di Forza Italia perché venisse votato il testo base sulla riforma del Senato. "Per non cadere nella situazione che si dicesse che Forza Italia interrompeva questa collaborazione, abbiamo detto va bene che prima si voti un ordine del giorno e poi il testo base con il Pd", spiega ricordando i passaggi che hanno portato all’accordo con Renzi sulle riforme. Forza Italia ha, infatti, dato il proprio assenso alla proposta del premier che si snoda su tre punti cardine: "Il Senato dovrà costare di meno; il Senato non deve dare la fiducia e non deve votare le leggi e neppure deve avere un’elezione apposita". Su questi punti c’era l’accordo e l’accordo c’è sempre stato, poi inopinatamente il governo ha deciso di varare una serie di norme e ha presentato questo progetto al Senato. Un progetto ritenuto inaccettabile dagli stessi senatori del Pd.

Durante la conferenza stampa il Cavaliere ha parlato anche del futuro di Forza Italia ed è tornato a sconsigliare alla figlia Marina di scendere in politica. "Tutto quello che io riuscirò a fare per impedirle di scendere in politica per rispondere agli attacchi fatti a suo padre lo farò - spiega - Marina ha un’energia straordinaria e lo si vede come guida le aziende ma io da padre non vedo come una cosa positiva l’ingresso in questa politica". Il leader di Forza Italia si sofferma anche sul tema giustizia, sottolineando che "è necessaria una riforma vera" perché ora "chi entra nel girone infernale dei processi ha la vita distrutta". Berlusconi la definisce "la riforma delle riforme", e sottolinea che

538em;">"se una legge non piace alla sinistra, un pm di sinistra la impugna davanti alla Consulta e questa la abroga".

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