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Berlusconi striglia tutti: "Stop agli interessi personali"

In vista delle Europee il leader invita la classe dirigente di Forza Italia a fare quadrato per battere la sinistra. E vara il Comitato di presidenza

Berlusconi striglia tutti: "Stop agli interessi personali"

Li raduna tutti a tarda sera ad Arcore, Berlusconi. Accanto alla famiglia, a Francesca Pascale e Mariarosaria Rossi, ci sono Giovanni Toti, Niccolò Ghedini, Denis Verdini, i capigruppo di Camera e Senato Renato Brunetta e Paolo Romani e il capo delegazione al Parlamento Ue Raffaele Baldassarre. A villa San Martino si apre così una sorta di conclave con l'intento di sciogliere i nodi che ingarbugliano il partito. Candidature europee, organigrammi, successione, linea politica e strategia post 10 aprile sono i dilemmi che scuotono Forza Italia e il suo leader. Che fare? Di carne al fuoco ce n'è tanta e il Cavaliere affronta le questioni con un mood non troppo benevolo nei confronti della vecchia guardia del partito. Berlusconi vorrebbe volti nuovi, gente fresca ed entusiasta ma il desiderio cozza con una realtà: spesso sul territorio chi ha i maggiori consensi sono i politici navigati e abili alla Raffaele Fitto in Puglia o alla Claudio Scajola in Liguria. Un bel dilemma scegliere; e un bel rischio agire col bilancino e stabilire il «tu sì e tu no» senza un criterio certo che valga per tutti. Sugli organigrammi interni, tuttavia, il Cavaliere un passo lo fa. Scioglie le ultime riserve sul Comitato di presidenza e procede alla nomina dell'organismo che contribuirà a votare la linea politica di Fi. Trenta membri effettivi più altri 37 senza diritto di voto. Di fatto, rappresentate tutte le anime del partito. Dentro tutti i big: da Brunetta a Capezzone, passando per Fitto e Carfagna. Accanto a essi una folta rappresentanza di altri maggiorenti.
Ma al di fuori trapelano malumori per una presunta sovraesposizione del duo Pascale-Rossi e così Berlusconi decide di calibrare una nota che vuole spazzare via sospetti, gelosie e divisioni: «Leggo anche oggi sui quotidiani articoli che descrivono scenari inverosimili, alimentati anche da talune lunari dichiarazioni che non corrispondono minimamente né alla realtà del nostro movimento né a quella del Paese in generale». Poi, entra nel merito della questione: «Mi auguro che tutti all'interno del movimento politico ben comprendano la gravità del momento, la crisi di fiducia che investe la politica e l'esigenza di rinnovarci - detta nel comunicato - Uno sforzo che dobbiamo affrontare tutti insieme mettendo da parte interessi personali, ambizioni individuali e la difesa di rendite di posizione assolutamente incompatibili con questo percorso. Sono certo che tutta la nostra classe dirigente saprà fare quadrato per respingere ogni egoismo e per costruire insieme la Forza Italia del futuro».
La compilazione delle liste per le Europee è la riuscita di una torta con troppi ingredienti sul tavolo. Stesso problema quando si deve decidere che linea tenere in Parlamento sui provvedimenti targati Renzi. Così, la nota conclude: «Voglio rassicurare tutti i nostri militanti ed elettori che anche in queste ore stiamo lavorando alla elaborazione del programma per le elezioni europee, alla composizione delle liste per le stesse e alla definizione degli organismi dirigenti di Forza Italia. Come sempre tutte le decisioni che verranno prese nei prossimi giorni saranno dettate solo ed esclusivamente dall'esigenza di rappresentare al meglio i moderati, in Italia e in Europa». L'altro nodo è quello legato al nome Berlusconi alle euroelezioni. Quanto vale il brand Berlusconi? I sondaggi dicono tutto e il contrario di tutto. Per alcuni il solo nome vale dai 3 ai 5 punti. Secondo una rilevazione dell'istituto Ixè per Agorà, invece, «Forza Italia sarebbe votata da quasi la totalità dei suoi elettori (97%) anche se sulla scheda non fosse presente il nome di Silvio Berlusconi».

Dato che avvalora la tesi dell'ex premier che aveva annunciato: «I miei figli non correranno per le Europee».

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