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Berlusconi vede la rimonta: "Io non lascio la tv a Grillo"

L’ex premier è certo del successo alle Europee e prepara l’offensiva mediatica che prenderà il via il 5 maggio. Oggi l’"antipasto" con un’intervista al Tg5

Berlusconi vede la rimonta: "Io non lascio la tv a Grillo"

Ha intenzione di metter­ci la faccia, Silvio Berlu­sconi. Malgrado i servi­zi sociali imposti dalla senten­za Mediaset, malgrado chi vor­rebbe Forza Italia in crisi, mal­grado il disfattismo di chi pen­sa che le prossime elezioni eu­ropee sarà una corsa a due tra il Pd e il MoVimento 5 Stelle, il Ca­valiere ha intenzione di firma­re la rimonta elettorale come ha sempre fatto: esponendosi in prima persona. Il fattore B. Anzi, il «ciclone B», come lo de­finisce Renato Brunetta, che è pronto ad abbattersi ancora una volta sulle urne. Il piano di massima c’è gia. Comizi, non tantissimi ma in piazze strategi­che, e tanti media. Radio e web («non ho intenzione di conse­gnare la rete solo a Grillo», avrebbe confessato) ma soprat­tutto molte ospitate televisive. Il tutto dopo Pasqua, che per lui sarà davvero di resurrezio­ne.

A incoraggiarlo è stato il suc­cesso della conferenza stampa di giovedì in cui ha presentato la squadra dei capilista per le europee. Berlusconi è apparso in forma, la gamba c’è tutta, la presa sull’opinione pubblica è ancora quella dei bei tempi. Il suo messaggio passa ancora vi­goroso, non è stato prepensio­nato dalle slide renziane e pe­sciolini rossi. Il Cavaliere si è convinto di essere ancora l’uni­co leader di popolo sulla scena politica italiana. Da qui la scel­ta: adelante , e senza tanto juìcio. Solo dal piccolo scher­mo potrà spiegare per filo e per segno cosa faranno i suoi per l’Italia in Europa.I suoi collabo­ratori stanno lavorando a rit­mo serrato per preparare la campagna mediatica nei pros­simi giorni. Interviste, interven­ti, qualche telefonata. Concen­trati dal 5 maggio alla volata fi­nale. Oggi dovrebbe esserci un antipasto: un’intervista regi­strata ieri con il Tg5 , che sareb­be dovuta andare in onda nel­l’edizione serale di ieri ( era sta­ta annunciata anche dalle agen­zie) e che è stata poi rinviata al­l’edizione di oggi. Un po’ per il poco tempo a disposizione, un po’ per non sovrapporsi agli an­nunci di Matteo Renzi nella conferenza stampa dopo il con­siglio dei ministri. Il Cavaliere intanto ha un’al­tra certezza: Claudio Scajola non farà come Paolo Bonaiuti. L’ex coordinatore del Pdl, escluso dalle candidature euro­pee malgrado l’assoluzione con formula piena in saccoccia per la vicenda della casa al Co­losseo, che ha lasciato tanti sfot­tò ma nessuna conseguenza le­gale, si è messo in stand by. «Do­po il venerdì di Passione, pas­siamo la Pasqua di Resurrezio­ne e poi decideremo», avrebbe detto ai suoi l’ex coordinatore forzista, che vanta ancora un largo consenso elettorale in Li­guria e nel Nord-Ovest.

Scajola si è detto un po’ delu­so ­dal fatto di non avere più sen­tito Berlusconi, ma non traghet­terà nell’Ncd: «Ho preso un cal­cio nel sedere dal mio partito, ma non vado con Alfano. Non ho intenzione di abbandonare il partito che ho contribuito a costruire insieme a Silvio».

An­che qui, tutto rinviato a dopo Pasqua.

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