Politica

Bertinotti scrive a Napolitano: "Pannella senatore a vita"

L'ex presidente della Camera chiede al Capo dello Stato di nominare l'anziano leader radicale senatore a vita, nel seggio lasciato vacante da Rita Levi Montalcini, scomparsa di recente

Bertinotti scrive a Napolitano: "Pannella senatore a vita"

Con un tweet Marco Pannella ha reso noto il simbolo ufficiale della "Lista Amnistia Giustizia Libertà" per le politiche di febbraio. Il simbolo ricorda quello della vecchià lista Bonino-Pannella: sfondo giallo, stelle europee e l'immancabile rosa radicale con il simbolo della pace. L'anziano leader radicale, che nelle ultime settimane si è battuto, con un lungo sciopero della fame e della sete, per chiedere l'amnistia e sensibilizzare il parlamento sulle gravi condizioni di vita delle carceri, torna a far parlare di sé per un'iniziativa stavolta non sua.

Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera, ha scritto una lettera al Capo dello Stato Giorgio Napolitano per chiedergli di nominare Pannella senatore a vita. "L’Italia ha perduto una personalità che l’ha interpretata nella sua anima più preziosa, scientifica, culturale e civile insieme, ha perso Rita Levi Montalcini. Era Senatrice della Repubblica, Senatrice a vita. Il nostro Senato ha, ora, un vuoto. Ella, nel suo ultimo, solenne discorso di fine anno agli italiani, ha parlato di una delle tragedie del nostro paese, quella delle carceri: la vita inumana dei carcerati e delle persone che ne hanno cura; lo stato di intollerabile illegalità che le avvolge. Non posso che fare fede all’autenticità della Sua denuncia, alla Sua partecipazione al dolore umano e alla denuncia della sistematica violenza che la Repubblica continua a perpetrare contro le persone e contro le sue stesse istituzioni. Signor Presidente, mi lasci dire che non c’è alcuna innocenza invocabile a questo proposito. Siamo tutti colpevoli. Tutti tranne qualcuno".

"Tra questi qualcuno - prosegue Bertinotti - c’è sicuramente Marco Pannella. Da tempo, Pannella mette in gioco il proprio corpo per salvare, con la vita delle persone in carcere, l’onore della Repubblica. Sarebbe di cattivo gusto parlare della vita di questo cittadino della Repubblica, Lei la conosce bene. Piuttosto vorrei rispettosamente chiederLe di fare quello che Ella può per concorrere, con la Sua autorità, all’impresa in cui Pannella è impegnato per salvare l’onore della Repubblica".

"Ella non può, forse, risolvere il problema delle carceri, ma può dire, nella forma più solenne, che Marco Pannella interpreta il senso più profondo di questo impegno. Quel seggio vuoto, lasciato da Rita Levi Montalcini, Lei, signor Presidente, lo riempia di una grande passione civile, della testimonianza di una storia che parla la lingua di un futuro che tutti vorremmo abitare: nomini Marco Pannella Senatore a vita".

Si unisce alla richiesta di Bertinotti anche il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli: "Dopo un’esistenza spesa per i diritti civili - scrive su Twitter - come sul referendum per il divorzio e per chi soffre la condizione disumana del carcere Marco Pannella dev’essere senatore a vita".

Pannella cosa dirà? Qualcuno sulla bacheca Facebook del leader radicale scrive che qualora arrivasse la nomina lui rifiuterebbe pubblicamente, per non ricevere un premio da "questo regime partitocratico, non democratico e fuorilegge" che lui da anni combatte. Ma, in fondo, potrebbe anche accettare: con quel seggio, infatti, Pannella suggellerebbe la sua simbolica "vittoria" sullo Stato.

E, da senatore a vita, avrebbe più forza per far sentire la sua voce su tante battaglie ancora da combattere.

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