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Bossi: "Monti? Un fallimento". Maroni contro il governo: "La rivoluzione parte dal Nord"

Camicie verdi riunite a Venezia. Il Senatùr: "Se le banche non danno soldi alle imprese, è lo Stato che lo deve fare". Il segretario della Lega: "La rivoluzione può partire dal Nord"

Bossi: "Monti? Un fallimento". Maroni contro il governo: "La rivoluzione parte dal Nord"

Alla tradizionale festa dei Popoli padani, Umberto Bossi torna ad arringare i suoi. E lo fa prendendosela col governo: "Il federalismo non è venuto, la devoluzione neppure e la riduzione dei parlamentari neanche ma erano nostre proposte. Dicono che non abbiamo le leggi, ma Monti ha gettato tutto nel cestino e se fallimento c’è stato questo è suo". Un premier, sostiene, scelto per fare "un favore alle banche specie straniere, e regalando soldi a quelle francesi e tedesche". Il Senatùr spara a zero su tutti, anche sul Quirinale: "Per questo bisogna guardare al Nord e non a Roma. Sappiamo bene cosa succede lì con un presidente della Repubblica che certo non ci dà una mano".

Poi Bossi parla anche di Europa, quell'Europa a cui piace tanto Monti: "Se le banche non danno soldi alle imprese è lo Stato che lo deve fare anche se ci scontriamo con le regole dell’Unione europea. Con l’Europa ci si può anche scontrare perché agli stati generali di Torino gli imprenditori ci hanno chiesto meno tasse per poter vivere. Se i soldi non ci sono io sono più drastico e li chiedo allo Stato". La proposta della Lega è quella di creare una macroregione che vada oltre i confini nazionali: "Veneto, Piemonte e Lombardia hanno sottoscritto accordi con regioni e Paesi limitrofe esterne all’Italia perché occorre una euroregione del nord".

Il segretario del Carroccio, Roberto Maroni, annuncia battaglia: "In Veneto, da qui, lanceremo l’azione di protesta da parte dei sindaci: contro il patto di stabilità, contro l’Imu, contro la rapina della tesoreria". La Lega promette così una manifestazione al mese contro il governo: "Disobbedienza civile, federalismo fiscale, via Equitalia dal nord per affermare il nostro programma rivoluzionario.

In Sicilia hanno usato i forconi, il movimento dei forconi, dobbiamo fare qualcosa di simile con i nostri sindaci, lo dico anche ai nostri governatori: non solo protestare, ma passare ad azioni concrete".

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