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Berlusconi alza le pensioni: "Minime a 800 euro al mese"

L'ex presidente del Consiglio parla delle riforme con Renzi: "Mai detto che avrei rotto, i patti li ho sempre mantenuti"

Berlusconi alza le pensioni: "Minime a 800 euro al mese"

Anziani, animali e affetti. È un Berlusconi intimo quello che va in onda a Domenica Live, ospite di Barbara D'Urso. Il target è quello giusto e il Cavaliere, abilissimo uomo marketing, pigia su tasti sensibili. Il pretesto per mostrare il Berlusconi più privato arriva alla fine della trasmissione con la domanda sui servizi sociali: «Cosa farò me lo diranno loro. Darò conforto agli ospiti della comunità e farò quello che mi diranno di fare con piena umiltà e totale partecipazione. Per gli anziani già il fatto che qualcuno li ascolti è una gioia». Quindi il Cavaliere ricorda che ha dimestichezza con chi è avanti con l'età: «Accompagnavo mia mamma che ogni due giorni andava a trovare persone ricoverate». Poi, siccome l'ex premier è pratico, mette i puntini sulle «i»: «Vorrei ricordare che sono stato l'unico presidente del Consiglio che ha alzato le pensioni di 1.850.000 anziani a un milione di lire per 13 mensilità». Non solo: «Nel programma delle prossime elezioni politiche ci sarà sicuramente qualcosa di importante per gli anziani». Poi, lo svela: «Tutti i pensionati devono percepire una pensione che parta dagli 800 euro».

E siccome molto spesso gli anziani trovano conforto nella compagnia degli animali, ecco l'altro tema da sviscerare, partendo dal suo cagnolino bianco, Dudù: «Penso che se un anziano ha cagnolino, i club debbano mettere a disposizione un veterinario a scadenze regolari a proprie spese». Poi rivela: «Ho sempre avuto cani ma non li avevo mai fatto entrare in casa. Il primo è stato Dudù: ha una capacità di farsi amare da tutti incredibile». Quindi snocciola i dati del suo programma: «In Italia ci sono 7 milioni di cani denunciati, cui va aggiunto il milione di quelli non denunciati, e 12 milioni di gatti. 150mila cani vivono reclusi nei canili comunali. Sono prigionieri. Un settore specifico dei club dovrebbe occuparsi di queste bestioline: cercare un papà e mamma per i cani in prigione. Così si svuoterebbero i canili che sono anche una spesa per la collettività».

Il pubblico applaude con convinzione. Come quando parla della compagna, Francesca Pascale: «Mi ha dato serenità, mi è stata sempre vicina. Io lavoro fino alle 2.30 di notte e lei legge: è diventata un'enciclopedia». E ancora: «Francesca è una sinfonia. C'è dentro di tutto. Ha un intuito velocissimo e non sbaglia mai. Qualche vota i nostri giudizi non concordano ma poi spesso ha ragione lei e riesce sempre a leggere quello che sto pensando. Mi spiace che sia stata oggetto di attacchi e di calunnie: vorrei proteggerla». La differenza di età? «C'è solo mezzo secolo di differenza - scherza -. Ma gli ideali e i valori sono più importanti dell'età». Ma c'è anche tanta politica nell'intervento dell'ex premier. Stuzzicato dalla conduttrice sull'unione dei moderati e su un'eventuale riappacificazione con Alfano, Berlusconi prima glissa e poi concede una risposta lapidaria: «Non è il caso di parlarne, è un progetto che va al di là dei professionisti della politica e invece c'è bisogno di gente nuova». Insomma, Alfano è inserito nel novero dei mestieranti della politica. Vuole aria fresca, il Cavaliere. Tanto che rivela: «Ho detto a quattro persone di bussare alla porta di Forza Italia: non li hanno fatti entrare perché anche chi è pieno di ideali e passione è geloso del piccolo potere che ha. Bisogna che chi non si è mai interessato di politica si decida a entrarvi e ad interessarsi».

Ce n'è anche per il premier: «Renzi è sicuramente simpatico, molto simpatico, è un grande comunicatore, ha molto coraggio, ha una capacità di lavoro che mi ricorda me alla sua età, però anche lui è espressione della sinistra che ha come Vangelo quella di aumentare le spese e quindi le tasse. Da 64 giorni che Renzi è a palazzo Chigi sono già aumentate le tasse sulla casa che saranno il prossimo anno di 32-34 miliardi, tre volte rispetto a quando c'eravamo noi, e poi c'è l'aumento importante sugli interessi sui conti correnti bancari e postali». Ma sulle riforme il patto tiene: «Se la sinistra cambia l'atteggiamento degli ultimi 20 anni io ci sto. Eravamo riusciti a farle nel 2005 ma la sinistra le ha distrutte con un referendum sciagurato. La sinistra è fatta così - allarga le braccia -. Rottura? Mai detto che avrei rotto. I patti li ho sempre mantenuti».

Salvo quando Napolitano glielo ha impedito.

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