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Ligresti, Cancellieri riferirà in Senato

Martedì il Guardasigilli riferirà al Senato sulla telefonata al Dap. Lunedì la mozione di sfiducia del M5S. La Cancellieri si dice serena: "Non ci sono detenuti di serie A e di serie B". Il Pd: "Non consentiamo minimizzazioni". Il governo: "Il ministro fugherà ogni dubbio"

Ligresti, Cancellieri riferirà in Senato

Il caso Cancellieri continua a tenere banco. Il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri è pronta a chiarire, anche in Parlamento, che la sua telefonata al Dap sulle condizioni di salute di Giulia Ligresti non voleva interferire nelle decisioni dei magistrati sulla scarcerazione. Beppe Grillo lancia stoccate contro il ministro della Giustizia, contro il Colle e Palazzo Chigi. "La Idem a causa dell’ICI non pagata ha dato le dimissioni in dieci giorni. La Cancellieri forse non le darà mai", pronostica dal suo blog il leader del Movimento 5 Stelle. Che poi aggiunge: "Il motivo è semplice. La Cancellieri fa parte di quel mondo composto da politici, banchieri, istituzioni, finanzieri, inestricabile come una foresta pietrificata. Nessun monito da parte di Napolitano per questo scandalo per l’ingerenza di un ministro su una detenzione, avvenuta grazie a rapporti di lunga data con Ligresti. Non un fiato da Capitan Findus Letta. Hanno paura di essere travolti e credono che il silenzio li salverà, ma sono già condannati".

Il Movimento 5 Stelle ha annunciato una mozione di sfiducia al ministro Cancellieri perché "mentre migliaia di persone soffrono per le condizioni carcerarie lei si preoccupa della figlia di Ligresti, titolare della società ex datrice di lavoro del figlio che ha ricevuto una buonuscita di 3,6 milioni di euro", ha tuonato il capogruppo alla Camera Alessio Villarosa. La mozione verrà presentata lunedì. "Alla luce delle gravissime rivelazioni della stampa il ministro della Giustizia Cancellieri, uno dei peggiori di tutti i tempi, dovrebbe dimettersi subito. Senza se e senza ma. Siamo però in Italia e la cd etica pubblica è stata uccisa da tempo e sostituita dal vergognoso attaccamento alle poltrone", ha scritto su Facebook il senatore Giarrusso.

In un'intervista al Tg1 il ministro dice di essere "serena e pronta a rispondere a ogni domanda". E ribadisce: "Il mio intervento è stato per una detenuta che rischiava di morire". Poi ha tenuto a precisare: "Non siamo tutti uguali davanti alla legge? Certo! Non ci sono detenuti di serie A e serie B. Dobbiamo lottare per migliorare il sistema carcerario, ma queste cose non aiutano". Intanto fonti di Palazzo Madama rivelano che la Cancellieri riferirà martedì alle 16 in Senato. Al termine del suo intervento al congresso dei Radicali, la Cancellieri ha dichiarato: "Un ministro della Repubblica ha il dovere di osservare le leggi dello Stato senza cedimenti e tentennamenti, ma credo che abbia anche il diritto di essere un essere umano. Non ho intenzione di dimettermi, lo fa chi ha cose di cui pentirsi". "Noi siamo i primi a non accettare facili strumentalizzazioni della vicenda ma, allo stesso modo, non ne consentiamo una sua minimizzazioni", ha detto Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd, chiedendo che faccia chiarezza. Secca la replica del ministro: "Io non ho problemi né a spiegare né a non minimizzare". "Il governo ha voluto che il chiarimento in Parlamento avvenisse immediatamente perchè non devono esserci zone d’ombra. Siamo sicuri che il ministro fugherà ogni dubbio".

Così Palazzo Chigi, in una nota, è intervenuto sul caso Cancellieri.

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