Politica

Casaleggio Associati nel caos: lascia uno dei soci fondatori

Sui meet up vicini a Grillo impazzano le teorie della cospirazione. Uno dei fondatori della Casaleggio Associati se ne va e solleva il problema: "Troppi insulti via web"

Una nuova bordata che fa scricchiolare il movimento messo in piedi da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Dopo le accuse lanciate da Giovanni Favia sulla mancanza di democrazia all'interno del Movimento 5 Stelle, adesso a finire nel mirino è l'eccessiva libertà di pensiero (e di insulti) data dalla Casaleggio Associati al popolo di internet. Anche in questo caso la polemica viene sollevata proprio dall'interno. "Su decine di siti, da quelli nazifascisti a certi meet up di supporto a Grillo, tornano i toni foschi del complotto pluto-giudaico-masssonico", ha spiegato Enrico Sassoon, 64enne direttore del mensile di management Harvard Business Review, per spiegare per quale motivo ha deciso di lasciare la Casaleggio Associati di cui è socio fondatore.

Il problema sollevato da Sassoon è di non poco rilievo. Sin dalle prime mosse in politica, Grillo ha fatto della libertà di parola, di ingiuria e di insulto la sua bandiera. A suon di vaffanculo ha conquistato i disamorati della politica. A suon di parolacce anti Casta ha attinto a piene mani elettori scontenti della gestione a dir poco allegra dei partiti tradizionali. Nella sua carriera da comico Grillo ha insultato tutti i politici. I grillini - i suoi figliocci raccattati nei forum e sul blog - hanno imparato subito: l'insulto, l'accusa e l'attacco personale sono diventati le armi con cui annientare i nemici. Talvolta, però quest'arma si può rivoltare contro. Tanto che Sassoon ha deciso di darci un taglio con Grillo, con Casaleggio e con la Casaleggio Associati. "Lascio la società perché i miei interessi personali e professionali sono altrove - ha spiegato in una lettera inviata al Corriere della Sera - ma anche per spezzare il filo delle speculazioni interessate, e per la valanga apparentemente inarrestabile di diffamazioni e calunnie di violenta intensità, basate su ancor più farneticanti teorie del complotto".

A complotti, teorie funamboliche e scontri tra poteri forti Grilli ci ha abituato da sempre. Non solo. Ha sempre voluto far passare il messaggio di una stampa piegata al potere, dove i giornalisti "carogne" ("A parte quelli del Fatto Quotidiano") non scrivono mai la verità. Dove sta, dunque, la verità? Per il guru a 5 Stelle sul web: è solo sui blog, sulla bocca dei "liberi" cittadini, sui siti indipendenti che ci si può informare. Gli stessi insulti e le stesse accuse continuano ad apparire in blog e siti di diversa connotazione nei confronti dello stesso Sassoon. Da quelli di ispirazione esplicitamente nazi-fascista a quelli di tendenza diametralmente opposta come i meet up di supporto al guro dei 5 Stelle. Su siti e blog la teoria assume "i toni foschi del complotto pluto-giudaico-massonico di memoria zarista e hitleriana". La denuncia di Sassoon non ammette dubbi di interpretazione: "L'attribuzione di rappresentante dei poteri forti, che non rappresento, origina da qui, per assumere contorni decisamente deliranti e razzisti". Il socio fondatore della Casaleggio Associati ne ha anche per gli organi di informazione. "La teoria del complotto dei poteri forti da un paio d’anni a questa parte è stata acriticamente assunta anche dai media ufficiali, ossia radio, televisione e carta stampata", si legge sulla lettera pubblicata dal Corsera. "Decine di articoli e servizi televisivi - spiega ancora - hanno sostenuto e sostengono ogni giorno il teorema dei poteri forti dediti a infiltrare il Movimento, non si sa bene se per legittimarlo o delegittimarlo. Un’informazione distorta e malata che impone una seria riflessione".

Sassoon ci tiene a sottolineare di non aver mai conosciuto Grillo e di non aver mai partecipato alla gestione del suo blog. Insomma, di non aver nulla a che fare con il Movimento 5 Stelle. Eppure il problema resta. Gli insulti, i complotti e gli attacchi personali riempiono i post del blog del comico genovese. Non battute per sollazzare un pubblico a teatro, ma vere e proprie teorie che stanno affascinando numerosi elettori in questi tempi di feroce anti politica. Adesso Sassoon prende le distanze dal "mostro" creato dalla Casaleggio Associati.

Ma la macchina è partita e non sarà certo facile fermarla.

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