Politica

Casta sempre più trash: ora si fa fotografare seduta su un water

A Palazzo Ferrajuoli una festa dedicata agli escrementi. Altro che il toga-party organizzato da "Ulisse" de Romanis

È solo una foto, si dirà. E, in effetti, è soltanto uno scatto. Uno dei tanti fatti alle innumerevoli feste pecorecce della Roma godereccia. Questa volta a finire immortalata da un obiettivo indiscreto è stata la giovane consigliera Pdl alla Regione Lazio Veronica Cappellaro a un "festino" dedicato alla merda. Noblesse oblige. Lei, la Cappellaro, che presiede anche la commissione Cultura alla Pisana, è stata "pizzicata" seduta su un water posizionato al centro di un salone di Palazzo Ferrajoli, a due passi da Palazzo Chigi dove risiede il sobrissimo presidente del Consiglio Mario Monti.

Non si tratta di fare la morale. È la Roma dei Trimalcione, del cafonal paparazzato (da sempre) da Dagospia, dei party ultra ristretti raccontati dalle riviste patinate. Dopo le immagini della festa di basso impero organizzata da Carlo De Romanis, il Portaborse (leggi l'articolo) pubblica quelle della collega di partito, Veronica Cappellaro, che ha partecipato alla festicciola dedicata agli escrementi. Da strabuzzare gli occhi, da storcere il naso, da scuotere la testa. Eppure, là in fila c'erano frotte di persone che calcavano la scena di Palazzo Ferrajoli per partecipare al grande evento. "Quando si dice un festone di vera mierda... tra scopettini del cesso usati, water sporchi ovunque, pannoli e assorbenti imbrattati appesi all'ingresso, cagate da elefante (finte) sparse qua e là, anche sul tavolo del buffet", racconta Luciano Di Bacco per Dagospia (leggi l'articolo). Insomma, un girone d'inferno ancora più basso rispetto al toga party trash che Carlo "Ulisse" De Romanis ha organizzato a Cinecittà insieme a amici e parenti travestiti con tuniche da antichi romani e maschere da maiale in faccia. Allora vodka e moijto, adesso latrine pubbliche e fialette puzzolenti. Una festa per fotografare il momento storico in cui viviamo. A organizzarla ci ha pensato Paolo Pazzaglia, battendo - come spiega Dagospia - "tutti i record di fantasia, presa per i fondelli e cafonaggine visti finora a Roma".

Ripetiamo: siamo ben lungi dal voler fare la morale. Tuttavia, la Cappellaro non ha tentennato nemmeno per un secondo quando si è fatta fotografare mentre lasciava un "ricordino" al padrone di casa che ha accostato gli invitati in lustrini, tacchi a spillo e cravatte sgargianti a una coppia di figuranti travestiti da disoccupati della Fiat. Trash è poco per descrivere la situazione. Sconforto, poi, è il sentimento che coglie nel vedere la carrellata di fotografie e i video pubblicati ieri sera da Dagospia e subito ripresi da tutti i principali siti online. Insomma, il cattivo gusto ha davvero toccato il fondo. In un momento di crisi e rigetto per la politica, i politici si mettono in fila per farsi fotografare a feste e festini suscitando le critiche (pesantissime) dell'opinione pubblica.

Essere cafoni, tuttavia, non è un peccato né tantomeno un reato.

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